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Il mare e le sue meraviglie: studio sull'habitat dei cetacei nello Jonio

 
GIUSEPPE POMARICO

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GIUSEPPE POMARICO

Il mare e le sue meraviglie: studio sull'habitat dei cetacei nello Jonio

Una ricerca del Cnr con le Università di Bari e Basilicata

Domenica 05 Marzo 2023, 10:00

L’obiettivo è quello di comprendere meglio l’habitat e le abitudini dei cetacei nel Mar Jonio settentrionale. Con questa intenzione, l’Istituto di sistemi e tecnologie industriali per il manifatturiero avanzato del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Stiima) di Bari ha condotto uno studio sfruttando per la prima volta tecnologie di intelligenza artificiale, in collaborazione con lo Jonian Dolphin Conservation (Jdc), la Fondazione centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc), il Dipartimento di bioscienze, biotecnologie e ambiente e Dipartimento di informatica dell’Università di Bari e la Scuola di ingegneria dell’Università della Basilicata. La ricerca è pubblicata su  Scientific Reports.  

I cetacei, soprattutto da qualche decennio, sono esposti sempre più a molteplici stress di natura antropica e a più significativi cambiamenti climatici. Valutare quindi lo stato di conservazione di queste specie diventa strategico per impostare efficaci piani di gestione sostenibile della risorsa mare e, nello stesso tempo, per la conservazione delle aree critiche per la fauna marina d’interesse comunitario. Per far ciò, Rosalia Maglietta, esperta di intelligenza artificiale del Cnr-Stiima, spiega come per lo studio siano stati utilizzati descrittori ambientali forniti dalla Fondazione Cmcc e ricavati mediante l’uso di tecniche di telerilevamento spaziale e di prodotti di modellistica numerica del Servizio europeo Marine Core Service. Si tratta di informazioni uniche ed esclusive sull’ambiente in cui i delfini vivono, per la prima volta raccolte e presentate in una ricerca scientifica.

Sfruttando i dati contenuti nei descrittori ambientali forniti dal Servizio Copernicus, le intelligenze artificiali hanno consentito così di predire l’abbondanza di tre odontoceti più diffusi nel Mar Ionio settentrionale: la stenella striata, il tursiope e il grampo.

Secondo Roberto Carlucci dell’Università di Bari, le intelligenze artificiali hanno evidenziato come la concentrazione di nutrienti inorganici, quali i nitrati, il fitoplancton, la temperatura e la salinità, siano le variabili ambientali che più influenzano la distribuzione e l’abbondanza dei cetacei oggetto dello studio. Infatti, come espresso dalle analisi condotte dagli ecologi del Dipartimento di bioscienze, biotecnologie e ambiente dell’Università di Bari, questi parametri ambientali specifici dell’habitat marino sono direttamente collegati alla produzione primaria e, quindi, alla presenza abbondante di prede.

Maglietta sottolinea, infine, come per l’esame dell’habitat siano stati fondamentali i dati di avvistamento raccolti nell’area di studio dall’Associazione Jonian Dolphin Conservation, lungo un arco temporale di oltre 10 anni, tra l’estate del 2009 e quella del 2022, secondo un rigido protocollo scientifico.

Le attività di Citizen Science sviluppate dall’associazione, con il coinvolgimento di cittadini, studenti e turisti, sono inoltre risultate strategiche per l’acquisizione con continuità temporale di questi dati.

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