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Covid, tre anni dal «paziente uno» di Codogno: oggi Giornata Nazionale del personale sanitario. Mattarella salta le cerimonie: è morto il suo medico

 
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Covid: in Puglia risale tasso occupazione posti letto

Promossa dal regista Ferzan Ozpetek e dal paroliere Mogol, la giornata è stata istituita con la Legge 13 novembre 2020 «per onorare il lavoro, l'impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia»

Lunedì 20 Febbraio 2023, 10:04

12:02

Oggi, 20 febbraio, si celebra la terza Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato. Una data simbolica in ricordo del giorno in cui a Codogno venne scoperto il paziente uno del Covid. Tre anni esatti da allora, alla Pontificia Università San Tommaso D'Aquino, a Roma, la cerimonia che ha come slogan: 'Insieme per garantire la salute di tutti' e vede la partecipazione del ministro della Salute Orazio Schillaci e del vicepresidente della Cei, mons. Francesco Savino. E alcuni luoghi simbolo della pandemia, da Vo' Euganeo a Codogno, saranno visitati dal presidente nazionale della Croce Rossa, Rosario Valastro. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non presenzierà alla Giornata che si doveva aprire stamani a Roma. Lo ha comunicato ai partecipanti alla giornata una rappresentante dell'organizzazione, spiegando che Mattarella "oggi non sarà qui per un lutto nel suo staff". E’ morto infatti il professor Francesco Pitrolo, Medico personale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella cui era legato da una grande amicizia. Si apprende dal Quirinale.

Promossa dal regista Ferzan Ozpetek e dal paroliere Mogol, la giornata è stata istituita con la Legge 13 novembre 2020 "per onorare il lavoro, l'impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da Coronavirus".

Un drammatico bilancio, con 500 decessi nella prima e nella seconda fase Covid-19 tra i professionisti sociosanitari mentre i contagi proseguono negli ultimi mesi al ritmo di 5mila-8mila ogni 30 giorni raggiungendo, tra infezioni e reinfezioni, quota 474.000 pur senza più registrare, dopo l'arrivo dei vaccini, casi gravissimi e decessi. Quest'anno, le 11 Federazioni e Consigli nazionali degli Ordini delle Professioni sociosanitarie, che rappresentano oltre 1,5 milioni di professionisti tra medici e odontoiatri, infermieri, farmacisti, veterinari, fisioterapisti, psicologi, biologi, assistenti sociali, hanno deciso di celebrare insieme questa giornata. "Le professioni sociosanitarie - affermano i rappresentanti delle Federazioni e dei Consigli - sono da sempre accanto a chi soffre e ha bisogno del loro aiuto. Anche nelle fasi più dure della pandemia, quando non c'erano ancora i vaccini e mancavano spesso anche i dispositivi di protezione individuale, l'assistenza non è mai venuta meno".

Per la giornata del ricordo, nei luoghi simbolo della pandemia, il presidente nazionale della Croce Rossa farà tappa prima a Vo' Euganeo, il paese in provincia di Padova dove il 21 febbraio si registrò la prima vittima del Coronavirus, poi andrà a Calvisano, in provincia di Brescia, dove a marzo Fausto Bertuzzi fu il primo volontario della Croce Rossa a morire, a 49 anni, e consegnerà la medaglia d'oro alla memoria ai suoi familiari oltre a inaugurare il neo Comitato CRI del Garda-Bresciano, con sede a Desenzano del Garda. La terza tappa sarà a Codogno, nel Lodigiano. Qui sarà consegnata al Comitato della Croce Rossa il riconoscimento del 'Tempo della Gentilezza'. Ultima tappa a Milano per dare il riconoscimento al volontario Cri Antonio Arosio, ex presidente del Comitato Regionale della Lombardia. A Codogno la cerimonia di ricordo vera e propria si svolgerà il 21 febbraio, giornata 'dedicata alla comunità resiliente di Codogno e alle vittime del Covid' con la posa di una corona al memoriale.

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