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Caso primarie, processo Emiliano: difesa chiede di spostarlo da Torino a Foggia

 
Redazione online

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Il presidente Emiliano«Alla mia giunta do 7+»

Si discute sui versamenti di denaro alla società che curò la campagna elettorale di Emiliano alle primarie del Pd nel 2017

Venerdì 10 Giugno 2022, 12:12

È ripreso oggi in tribunale a Torino con una discussione sulla competenza territoriale il processo per finanziamento illecito ai partiti che vede come imputati - dopo la riunione di 3 fascicoli distinti - il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il suo capo di gabinetto Claudio Stefanazzi e gli imprenditori Vito Ladisa e Giacomo Mescia.

Il caso è quello dei versamenti di denaro alla società che curò la campagna elettorale di Emiliano alle primarie del Pd nel 2017. Dalle difese, sulla base di considerazioni giuridiche sulla struttura del reato di finanziamento illecito e alla luce di quanto è emerso nel corso di una serie di accertamenti, sono giunte richieste di trasferire il processo a Foggia, da dove il 7 giugno 2017 fu disposto un bonifico di 20mila euro, o a Rovereto (Trento), dove fu approvato il bilancio di una società riconducibile alla posizione di Mescia, la Margherita srl. Il pubblico ministero Giovanni Caspani ha ribadito che, a suo avviso, la causa deve essere celebrata a Torino per tutti i quattro imputati. La decisione del tribunale è prevista con la prossima udienza, in programma a luglio.

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