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Fitto incalza Draghi: «Rimodulare il Pnrr»

 
Redazione Primo Piano

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Fitto incalza Draghi: «Rimodulare il Pnrr»

Ma il premier difende il progetto legato ai fondi Ue

Mercoledì 04 Maggio 2022, 10:38

BRUXELLES - «Presidente Draghi le facciamo due proposte: la prima è quella di pensare a un fondo di compensazione per le aziende europee e italiane a seguito delle sanzioni. La seconda riguarda il fatto che l’Italia è il principale beneficiario del Next Generation Eu»: Raffaele Fitto, leader di Fdi in Europa e copresidente dei conservatori, ha chiesto al premier Mario Draghi di rivedere la visione del Pnrr. «Rischia - ha aggiunto Fitto nel suo intervento nel parlamento di Strasburgo - di essere un’occasione sprecata se pensiamo di utilizzare queste risorse con la logica del passato» e «come Conservatori le chiediamo di utilizzare la sua autorevolezza e la sua credibilità in Europa per chiedere alla Commissione di rivedere obiettivi e priorità del Piano che rispetto ad un anno fa sono totalmente cambiati». «Le sanzioni adottate e la cooperazione ritrovata con i nostri tradizionali partner dell’Alleanza atlantica rappresentano un segnale chiaro del sostegno europeo all’Ucraina e al suo popolo, ma soprattutto testimoniano l’impegno in difesa di quei valori di libertà, indipendenza e democrazia che sono le fondamenta delle nostre società - ha detto anche Fitto -. Azioni e comportamenti rispetto ai quali noi Conservatori qui in Europa, ma anche in Italia attraverso Fratelli d’Italia e il suo presidente, Giorgia Meloni, non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno serio e responsabile. Questa conflitto ha messo in evidenza le debolezze e le vulnerabilità dell’attuale Unione in campo di difesa, sicurezza, energia e sistema produttivo industriale, che sono il risultato di scelte e politiche sbagliate sulle quali occorrerà fare alcune riflessioni e una seria autocritica prima di parlare del futuro».

La replica del premier italiano è stata netta, una difesa della visione del Pnrr e dell’impianto dato dall’Italia alla spesa dei fondi Ue. «Draghi dice che il Pnrr non è vecchio? Risposta sbagliata. È uno strumento - ha ribadito poi Fitto - previsto prima della guerra che oggi non guarda ai bisogni reali. Basti pensare che l’impegno dell’Italia era spendere 15 miliardi entro il 2021, mentre Franco ha comunicato che sono stati spesi solo 5 miliardi. L’esigenza di rivederlo è più che mai attuale». Secondo Fitto «sono stati fatti errori importanti». «Le ingenti risorse europee del Pnrr sono state programmate per far riprendere l’economia italiana dopo il Covid, la loro programmazione non poteva prevedere che avremmo dovuto affrontare un’altra crisi economica, forse anche peggiore per alcuni settori come energia e agroalimentare, a seguito della guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni. Per questo, nei giorni scorsi, Giorgia Meloni ha proposto la modifica del Pnrr. Una proposta che questa mattina a Strasburgo ho rilanciato alla presenza del presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, sostenendo che è uno strumento che purtroppo anche se appena partito è già vecchio», ha analizzato ancora il deputato di Maglie. «Draghi - ha proseguito - ha replicato sostenendo che è sbagliato sostenere che il Pnrr è vecchio e quindi non va modificato. Basti pensare che l’impegno dell’Italia era spendere 15 miliardi entro il 2021, mentre il ministro Franco, a febbraio ha comunicato che sono stati spesi solo 5 miliardi. Quindi, l’esigenza di rivederlo è più che mai attuale».

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