Il Pd pugliese e il misterioso Tramontana

BARI - Da mesi è l’uomo più misterioso del Pd pugliese. Per una intera mattina si è materializzato sotto forma di «spunta blu» di Whatsapp. Riccardo Tramontana, funzionario romano del «partito», è il commissario ad acta nominato dal segretario nazionale Enrico Letta per individuare una via d’uscita dal ginepraio - labirinto tutto meridiano nel quale la prima forza del centrosinistra è prigioniera, dopo una serie di contestazioni delle procedure statutarie. Ha il delicato compito - dall’ormai lontano 9 novembre dell’anno passato - di ripristinare le regole nella comunità democratica, al fine di celebrare i congressi, quello regionale e i territoriali, con la piena condivisione di tutti. Del suo lavoro, al momento, non c’è riscontro. In via Re David, a Bari, sede regionale, un veterano chiosa: «Tramontana? mai visto». Dopo un primo contatto infruttuoso, il dirigente ha richiamato il giornalista desideroso di aggiornamenti, con una cortesia e allo stesso una ruvida decisione connaturata a un certo tipo umano, il «partitocrate», mix tra generosità e ossequio alle liturgie. «Con chi parlo?» «Sono Michele De Feudis della Gazzetta del Mezzogiorno. Chiamo dalla Puglia». «Ah». «Lei è commissario del partito…». «Un attimo De Feudis. Non sono abituato a rilasciare interviste». «Non le devo chiedere nulla di complicato. Sa, sono quattro mesi che il partito attende di sapere come va a finire la storia del congresso regionale...». Tramontana di colpo si trasforma, come un vento di tempesta. E con piglio da esponente del Politburo chiude la conversazione: «Il caos del congresso? Non è un problema suo. È un problema del partito, che sarà risolto a tempo debito». Clic. Ecco cosa succede a incalzare chi ha in mano il dossier più rovente del Pd, partito cardine della «coalizione dei pugliesi», che va dalla destra rautiana all’Anpi. Nel Pd pugliese non tira buon vento. Da un po’ c’è Tramontana...