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CORONAVIRUS - Fase 3, Dpcm: ecco alcune anticipazioni

 
Giovanni Panza

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Giovanni Panza

CORONAVIRUS - Fase 3, Dpcm: ecco alcune anticipazioni

Fase 3, ecco alcune anticipazioni del nuovo Dpcm ancora suscettibile di modifiche per il contenimento del Coronavirus

Giovedì 11 Giugno 2020, 19:11

CORONAVIRUS - Fase 3, Dpcm: ecco di seguito alcune anticipazioni ancora suscettibili di modifiche. Le nuove misure per il contenimento del Coronavirus saranno efficaci fino al 14 luglio 2020. Si ribadiscono le disposizioni di «base» per limitare i rischi di contagio, dal distanziamento sociale al divieto di assembramento.

Coronavirus - Fase 3: bozza dpcm, dal 15 ok agli sport di contatto - Dal 12 giugno, come annunciato, ripartono i campionati, ma a porte chiuse, mentre dal lunedì 15 tornano anche gli «sport di contatto» a patto che sia «accertata la compatibilità con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori, in conformità con le linee guida».

Coronavirus - Fase 3: bozza dpcm, stop discoteche-fiere fino al 14/7 - «Restano sospese sino al 14 luglio 2020 le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso, le fiere e i congressi». «Le regioni e le province autonome, in relazione all'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire una diversa data di ripresa delle attività, nonché un diverso numero massimo di spettatori» per cinema e concerti «in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi».

Coronavirus - Fase 3: bozza dpcm, crociere sospese fino al 14 luglio - Fino al 14 luglio sono sospesi i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana. «E' consentito alle navi di bandiera estera impiegate in servizi di crociera l’ingresso nei porti italiani esclusivamente ai fini della sosta inoperosa».

Coronavirus - Fase 3: bozza dpcm, dal 15 ok aree gioco bimbi e centri estivi - «E' consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all'aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza in conformità alle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia». «E' consentito l’accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone e abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all'interno di parchi, ville e giardini pubblici».

Coronavirus - Fase 3: bozza dpcm: dal 15/6 riaprono sale giochi e scommesse - «Le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo possono essere svolte a condizione che le Regioni e le Province Autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi». I protocolli o linee guida sul mondo del gioco «sono adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali».

Coronavirus - Fase 3: bozza dpcm, ok apertura comprensori sciistici - «Le attività dei comprensori sciistici possono essere svolte a condizione che le regioni e le province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi».

Coronavirus - Fase 3: bozza dpcm, spettacoli all'aperto fino a 1000 persone - «Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala». «Le attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi. Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni» anti contagio.

Coronavirus - Fase 3: bozza dpcm, riaprono terme e spa se ok dati contagi - «Le attività di centri benessere, di centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza che sono erogate nel rispetto della vigente normativa), di centri culturali e di centri sociali possono essere svolte a condizione che le regioni e le province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità di queste attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi».

Coronavirus - Bozza dpcm, dal 16 ok viaggi verso Albania-Balcani - Dal 16 giugno 2020 si potrà viaggiare liberamente verso Albania, Bosnia e Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del nord, Serbia. "Non sono soggetti ad alcuna limitazione - viene inoltre confermato - gli spostamenti da e per i seguenti Stati: Stati membri dell’Unione Europea; Stati parte dell’accordo di Schengen; Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord; Andorra, Principato di Monaco; Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano».

Coronavirus - Bozza dpcm, fino a 30/6 resta stop viaggi extra Ue - «Fino al 30 giugno 2020, restano vietati gli spostamenti da e per Stati e territori diversi» da quelli dell’Unione europea e dei Balcani «salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza».

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