BARI - Un singolo codice Cig (che sulla carta dovrebbe identificare univocamente una gara d’appalto) sarebbe stato utilizzato per pagare cinque diverse imprese da parte dall’allora dirigente Mario Lerario. È questo il tema del nuovo capitolo d’indagine aperto dalla Procura di Bari sugli appalti della Protezione civile: irregolarità che il successore di Lerario, Nicola Lopane, ha esposto durante un’audizione a marzo. Anch’essa finita nel fascicolo coordinato dal procuratore Roberto Rossi e dall’aggiunto Alessio Coccioli.
È per questo che a giugno gli uomini del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Finanza sono tornati in Regione per acquisire gli atti relativi a due forniture in apparenza minori, quelle che riguardano l’impianto elettrico della fabbrica di mascherine nell’ex Ciapi di Bari e per il completamento degli impianti nella sede della Protezione civile di Montalbano di Fasano...
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