Roma, 5 nov. (Adnkronos Salute) - "Fare una diagnosi precoce del tumore alla prostata è importante. Avere una rete capillare sul territorio per una presa in carico delle persone affette dalla stessa patologia lo è altrettanto". Così Gian Antonio Girelli, membro della XII Commissione Affari sociali della Camera dei deputati, intervenendo oggi all'incontro con i giornalisti dedicato alle 'Strategie integrate per la gestione del tumore della prostata metastatico'.
In questo contesto, spiega, le istituzioni devono fare "innanzitutto una campagna di informazione e sensibilizzazione, dove si illustra che gli screening non sono una noia. Successivamente bisogna avere una capacità di presa in carico in maniera capillare". Per l'onorevole democratico, serve "un cambio di approccio in cui si mette al primo posto la programmazione dei bisogni rispetto all'organizzazione dell'offerta sanitaria e che presuppone una formazione diversa del personale sanitario, un coinvolgimento del terzo settore e maggiori investimenti". Inoltre, "bisogna investire sul benessere perché la qualità e la durata della vita delle persone dovrebbe essere la priorità per la politica - sottolinea Girelli - Farlo nel modo giusto significa risparmiare risorse in cure nel futuro, con ricadute economiche, nuovi posti di lavoro e ripercussioni sulle famiglie". L'auspicio è di "un futuro che prevede uno stato di salute delle persone più alto e anche la sostenibilità" e la salvaguardia "del principio universalistico del diritto alla cura".
















