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Gazzetta del Mezzogiorno, il saluto ai Lettori di Oscar Iarussi

 
Oscar Iarussi

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Oscar Iarussi

Gazzetta del Mezzogiorno, il saluto ai Lettori di Oscar Iarussi

Il passaggio di testimone: «È stato un onore contribuire a rifondare il quotidiano in cui ho lavorato per oltre trent’anni»

Domenica 17 Settembre 2023, 07:00

22 Ottobre 2023, 22:25

Si conclude oggi la mia esperienza di Direttore della “Gazzetta del Mezzogiorno”, tornata in edicola e sul web il 19 febbraio 2022 dopo quasi sette mesi di chiusura per le vicende seguite al fallimento societario. È stato un onore contribuire a rifondare il quotidiano in cui ho lavorato per oltre trent’anni. Portavamo ancora le mascherine anti-Covid la notte del ritorno, passandoci di mano le prime copie fresche di stampa con quel verso di Rocco Scotellaro: «Sempre nuova è l’alba». Era la voglia di resistere e di rinascere di un quotidiano morto, oggi vivissimo.

Abbiamo fatto un giornale libero e un po’ rock, per dirla con Celentano, sebbene nel solco del tradizionale equilibrio. Abbiamo seguito la guerra in Ucraina offrendo immediata solidarietà contro l’invasore Putin, pur ospitando opinioni di segno opposto. E abbiamo raccontato momenti cruciali per il Paese e il Sud, le elezioni politiche, il passaggio da Draghi a Meloni, il lavoro del ministro Fitto sul PNRR, quasi un’ultima spiaggia per il futuro, nonché le rivendicazioni di Emiliano, Bardi, Decaro sulle risorse per i territori. È un nostro «brevetto» la formula periodica delle sovra-copertine dedicate a personaggi ed eventi, da Pasolini a Lucio Dalla, da Marilyn alla Festa di San Nicola...

Nell’era perentoria e frammentaria dei social, i giornali cartacei e on line restano un presidio dell’interpretazione della realtà e dei bisogni concreti di una comunità. Abbiamo quindi pubblicato inchieste o analisi contro la malasanità e gli sprechi, per la tutela dell’ambiente e per ottenere nel Mezzogiorno trasporti ferroviari all’altezza, a difesa dei lavoratori minacciati dalle crisi industriali, e in favore dell’accoglienza europea dei migranti in uno scenario mediterraneo da valorizzare. Abbiamo inoltre evidenziato le criticità dell’«autonomia differenziata» e avanzato dubbi sull’immaginario «turistico» di Puglia e Basilicata, finalmente da sottrarre agli stereotipi in voga.

La “Gazzetta” ha ritrovato il suo ruolo fra le testate meridionali e sul web registra una forte presenza di utenti unici al mese. Ed è diventata un luogo di dibattito nazionale anche con l’apporto delle decine e decine di firme prestigiose che hanno cominciato o ripreso a scrivere su queste colonne, offrendo commenti raffinati e coraggiosi reportage dai tanti Sud.

Come sa bene chiunque abbia visto una rotativa con i suoi macchinari quasi «navali», i giornali sono bastimenti nella notte, un po’ come il Rex nell’Amarcord di Fellini. Scorgerne le luci, ovvero sfogliare un quotidiano, è una meraviglia che può cambiare lo sguardo. Perciò ci siamo impegnati - fra le altre iniziative - nell’operazione del quotidiano nelle scuole “Carta Canta”, concepita insieme a Sergio Fontana, presidente Confindustria Bari BAT. Oggi più che mai il giornalismo è coltivare il senso critico nel rispetto delle persone, la necessaria prospettiva nella prossimità della cronaca, senza allinearsi ai poteri o indulgere nel conformismo. Un seme per le nuove generazioni.

Ho interpretato la Direzione come una prova collettiva dei giornalisti e dei poligrafici, dei corrispondenti e dei collaboratori tutti, all’insegna dei principi di lealtà e di solidarietà, nel rispetto tenace delle regole e dei diritti. E ho puntato sulla valorizzazione di giovani e donne, troppo spesso ingiustamente lasciati ai margini.

Resto grato agli Editori e agli Amministratori per avermi dato l’opportunità di questa appassionante avventura fra problemi industriali e sfide editoriali.

Ringrazio le colleghe e i colleghi, i lavoratori e i consulenti, che hanno condiviso lo spirito del nuovo corso mai risparmiando energie, tempo e generosità. Senza il loro prezioso apporto nessun traguardo sarebbe stato possibile. Grazie soprattutto ai Lettori che ogni giorno non fanno mancare l’affetto e il pungolo. Da domani il timone passa nelle mani di Mimmo Mazza: congratulazioni e in bocca al lupo a lui e a tutti.

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