Due trasferte all’orizzonte e l’obbligo di accelerare il passo fuori casa. Su tredici gare finora disputate, il Bari ne ha giocate ben sette al San Nicola, totalizzando quattro vittorie, due pareggi ed una sconfitta, per un bottino complessivo di 14 punti sui 23 in classifica.
Lontano dalle mura amiche, invece, sono arrivati tre successi (con Sicula Leonzio, Rieti e Picerno), due pareggi (con Avellino e Catania) ed un ko (a Francavilla: match che costò la panchina a Giovanni Cornacchini). Il campionato, però, è giunto ad una fase cruciale. La Reggina capolista è in fuga: per non compromettere il torneo, sarà indispensabile incrementare il bottino esterno. In tal senso, i viaggi di fila prima a Bisceglie, poi a Pagani rappresentano occasioni da non fallire. I pugliesi, in particolare, stanno pericolosamente ballando ai confini della zona retrocessione diretta: appena uno il punto di vantaggio sulla Sicula Leonzio penultima: i nerazzurri non vincono dalla quinta giornata (lo scorso 22 settembre, 1-0 ad Avellino) e da allora hanno inanellato tre pareggi e cinque sconfitte.
Non se la passa bene nemmeno la Paganese (13esima a quota 16) che, però, deve recuperare il match contro il Catania. La realtà, ad ogni modo, è che i galletti, dopo aver aggiustato con l’avvento di Vincenzo Vivarini il rendimento interno, dovranno cominciare a tenere il ritmo delle dirette concorrenti anche lontano dalle mura amiche. Ternana, Reggina e Monopoli, infatti, precedono i galletti non solo nella classifica generale, ma anche in quella relativa ai match in trasferta. La Ternana, in particolare, ha totalizzato addirittura 16 punti (cinque successi, un pari, una sconfitta), la Reggina ed il Monopoli 13 (tre affermazioni e quattro pareggi per i calabresi, quattro vittorie, un pari e due rovesci per i biancoverdi). Non solo.
Le battistrada hanno segnato più del Bari: 11 gol per Ternana e Reggina, nove per il Monopoli, a fronte delle sette reti baresi che, almeno, hanno subito poco (appena quattro gol). La realtà è che la strada di Vivarini per ora si è dipanata prevalentemente al San Nicola (cinque incontri su otto con il tecnico abruzzese): il tecnico originario di Ari è imbattuto fin dal suo arrivo e quindi ha superato indenni i suoi tre viaggi biancorossi, vincendo a Picerno e pareggiando con Avellino e Catania. L’impressione, però, è che debba ancora conoscere appieno il suo Bari formato express.
Se, come ha dichiarato, l’idea è imporre gioco ed identità su ogni campo, allora c’è ancora parecchio da lavorare. Perché se Picerno era una sorta di prova a pochi giorni dal suo insediamento, la realtà dice che ad Avellino i galletti hanno gettato al vento due punti contro un avversario ampiamente alla portata, così come a Catania è mancato l’istinto da killer per abbattere una squadra senza dubbio attrezzata, ma anche distrutta da una crisi di risultati. Per la gara di domenica a Bisceglie, intanto, potrebbero recuperare Bianco, Scavone e Hamlili. Ancora out, invece, D’Ursi.