Il nuovo numero di "Icaro", il settimanale culturale della Gazzetta del Mezzogiorno, è dedicato ai giochi di strada. Un pezzo di infanzia, di storia collettiva, un insieme di "rime e riti", come ricorda il recente volume di Piero Dorfles, Amblimblé, che apre le porte a riflessioni fuori dall'ordinario: la ferocia capitalista di Squid Game, il fascino musicale della via Gluck, la maestosità dei pupazzi in piazza. Nonché il contrappasso oscuro del cinema in cui l'innocente allegria è quasi sempre anticamera del disastro imminente. C'era una volta la strada, pensionata da social e smartphone. Ma c'è ancora tanto da dire.