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Nella zona industriale di Tito
27 Febbraio 2018
POTENZA - Un operaio di 28 anni di Potenza, impiegato in una ditta che si occupa di trattamento dei rifiuti, è morto mentre lavorava ad uno dei macchinari dello stabilimento, nella zona industriale di Tito (Potenza): l'incidente sul lavoro è avvenuto nella tarda serata di ieri, ed è stato reso noto stamani dai sindacati. Le segreterie di Fp-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti hanno proclamato uno sciopero del comparto di igiene ambientale per un’ora su tutto il territorio regionale.
«Non si può morire di lavoro», ha detto il segretario lucano della Cgil, Angelo Summa, ricordando poi che complessivamente in Basilicata nel 2017 si sono verificati undici infortuni mortali e il 40% delle pratiche di controllo definite dall’Ispettorato del lavoro «ha accertato irregolarità da parte delle aziende sottoposte a verifica». Il segretario della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella ha chiesto alla magistratura di «essere rapida, rigorosa e severa nell’accertamento delle responsabilità penali. In attesa di capire le circostanze in cui si è consumata la tragedia è di tutta evidenza che ci sono ancora lacune nella filiera della sicurezza sui luoghi di lavoro, lacune che vanno individuate per evitare ulteriori tragedie».
«E' davvero inaccettabile - ha invece evidenziato la Uil - che oggi si debba ancora morire in questo modo. Va fatto di più, serve maggiore impegno e consapevolezza perché i lavoratori e le lavoratrici hanno il sacrosanto diritto di tornare a casa sani e salvi dalle loro famiglie. Nonostante le molte attività di prevenzione svolte sul territorio, siamo ancora una volta a denunciare e a piangere un’altra morte bianca».
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