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Legge editoria Puglia
audizioni in commissione

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Legge editoria Pugliaaudizioni in commissione

Ascoltati il presidente dell’ordine regionale dei giornalisti, Piero Ricci, il presidente di Assostampa, Bepi Martellotta

Lunedì 06 Novembre 2017, 17:53

Le disposizioni per la promozione e il sostegno pubblico al pluralismo ed all’innovazione dell’informazione e della comunicazione regionale sono state al centro dei lavori della Commissioni Sviluppo economico ed Affari istituzionali nel Consiglio regionale della Puglia. Nella seduta congiunta sono stati ascoltati oggi in audizione il presidente dell’ordine regionale dei giornalisti, Piero Ricci, il presidente di Assostampa, Bepi Martellotta, ed il componente della Giunta esecutiva del sindacato regionale per la professione giornalistica, Francesco Strippoli. Con la proposta di legge a firma dei consiglieri Peppino Longo (Popolari), Michele Mazzarano (Pd), Paolo Pellegrino (PcE), Enzo Colonna (NaS) e Sabino Zinni (EsP) la Regione Puglia si impegna, in conformità ai principi costituzionali e ai propri principi statutari, a promuovere e sostenere tutti quei soggetti che esercitano, con sede legale e attività produttiva in Puglia, l'attività di editoria quotidiana e periodica finalizzata all’informazione e alla comunicazione locale.

«Già altre Regioni si sono dotate - ha spiegato Martellotta - di strumenti normativi che puntano allo stesso scopo. Non ci aspettiamo contributi a pioggia, ma riteniamo fondamentale che vengano rispettati rigorosamente tutti i paletti che sono stati fissati e che costituiscono condizioni ineludibili di accesso alla applicazione della legge». «Controlli che vanno mantenuti - ha aggiunto Ricci - ad un livello alto». Nella seduta congiunta sono stati consegnati alcuni emendamenti che saranno esaminati in fase di elaborazione del testo definitivo. Nulla di fatto, invece, in Commissione sulla proposta di legge relativa agli interventi per la valorizzazione dei rituali festivi legati al fuoco. La seduta è stata sciolta per il venir meno del numero legale durante la votazione dell’art. 1, con i consiglieri di Forza Italia e del M5S che hanno abbandonato i lavori, dopo essersi visti bocciare alcuni emendamenti che allargavano i rituali festivi anche alla tradizione ed al folclore pugliese.

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