NICOLA PEPE
Un italiano, Saverio Tucci, di 44 anni, pregiudicato di Manfredonia, e noto con il soprannome di «Faccia d'Angelo», è stato ucciso ieri sera in Olanda, ad Amsterdam, in circostanze non ancora chiare. Lo si è appreso dai carabinieri di Foggia: secondo le prime informazioni il presunto responsabile dell’omicidio sarebbe stato catturato ed avrebbe confessato il delitto. Sul delitto non trapelano molti particolari: secondo il De Telegrafa (il giornale olandese riprende la notizia rimbalzata dai media italiani) la polizia conferma che una persona è stata trovata morta ad Amsterdam ovest e che tre persone sono state arrestate in attesa di comparire davanti al giudice entro questa settimana.
Tucci, da sempre considerato vicino al clan Libergolis, è anche ritenuto un acerrimo nemico dei Romito, famiglia vittima della strage (quattro morti ammazzati) avvenuta a San Marco in Lamis il 9 agosto scorso, poco più di due mesi fa: in quella circostanza, ricordiamo, furono uccisi il boss Mario Luciano Romito, di 50 anni, di Manfredonia, suo cognato e due contadini innocenti eliminati perché testimoni scomodi dell'agguato. Se la sua morta sia o no ricollegabile al fatto di sangue, è troppo presto per dirlo.
Tucci fu coinvolto nel primo maxiprocesso alla mafia garganica, quello denominato Iscaro Sabuto, che si concluse, per lui, a febbraio del 2008, con il patteggiamento in appello di una pena pari a 5 anni e 6 mesi (8 anni per traffico di droga, riciclaggio, 6 episodi di spaccio, riciclaggio denaro; assoluzione da mafia e altri 5 episodi di spaccio). Arrestato a seguito della sentenza definitiva, fu subito rimesso in libertà.
Alcuni anni fa, esattamente il 14 agosto del 2012, l'uomo sfuggì a un agguato a Manfredonia, tesogli in via Galilei, nel tratto che fa angolo con via dei Veneziani, di fronte a una scuola che in quel momento era chiusa. Impegnato come operaio a svolgere lavori di tinteggiatura e ristrutturazione di uno stabile, una persona a bordo di una vettura gli sparò contro colpi di fucile, probabilmente calibro 12. Tucci, scampato in passato ad altri attentati, riuscì a trovare rifugio in un portone.
All'uomo furono anche confiscati furono anche confiscati beni immobili a Foggia e Orta Nova per un valore che sfiorava i 500mila euro, tra cui 2 locali commerciali nel capoluogo in via Arpi, un appartamento a Orta Nova occupato da sua madre e intestato a uno dei suoi figli, una moto Ducati.