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Gallipoli, veterinario
aggredito nello studio

 
aggressione veterinario

L'uomo è stato denunciato. Un mese e mezzo fa aveva portato in ambulatorio il gatto «che era clinicamente guarito»

Mercoledì 04 Ottobre 2017, 10:42

GALLIPOLI - Aggredito nel suo studio veterinario da un cliente, finisce in ospedale. E il veterinario Matteo Vincenti, 36 anni, di Gallipoli, decide di sporgere denuncia contro il suo aggressore accusandolo di minacce gravi, lesioni personali aggravate dai futili motivi, violenza privata e danneggiamento aggravato. Il presunto aggressore è stato identificato grazie alla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso l’intera sequenza. Si tratta di A.L.V., 51enne di Gallipoli.

L’episodio risale alla mattina del 29 settembre. Il veterinario si trova all’interno del proprio studio quando nel laboratorio irrompe il cliente. L’uomo sembra fuori di sé. Senza un’apparente motivo (qualora un’azione così violenta possa comunque essere giustificata) afferra una sedia di acciaio scaraventandola contro il medico. Non contento raggiunge la scrivania e si scaraventa addosso al veterinario colpendolo con un pugno e cercando addirittura di morderlo. Solo grazie al tempestivo aiuto di una collaboratrice il medico riesce a divincolarsi e a scappare in strada dove chiede aiuto. Inseguito, all’esterno l’aggressore ha continuato a minacciare il veterinario «di tagliarlo vivo e non avere paura di nessuno». Solo con l’intervento di alcuni presenti la situazione ritorna alla calma.

Non appena l’aggressore si allontana il medico raggiunge l’ospedale di Gallipoli dove i medici gli diagnosticano un trauma facciale e al naso, una contusione allo zigomo sinistro e una contusione alla caviglia con una prognosi di dieci giorni. Il medico, assistito dall’avvocato Fabio Vincenti, raggiunge la caserma dei carabinieri per denunciare l’episodio e il suo aggressore. Teme per la sua incolumità e non si spiega i motivi di tanta furia. «Un mese e mezzo fa - spiega - ho avuto in cura il suo gatto per un problema all’orecchio, ma era clinicamente guarito. Mi hanno riferito che il problema si era riproposto all’altro orecchio ma non so se questo possa essere motivo di un’aggressione assolutamente ingiustificabile». [f.oli.]

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