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La patente a 100 anni
Peppino non demorde

 
peppino

Giuseppe Mirizzi potrà guidare per altri due anni

Venerdì 30 Giugno 2017, 10:13

10:14

di PALMINA NARDELLI

PUTIGNANO - Cento anni compiuti alla grande, una gioia contagiosa e una patente conservata gelosamente e mostrata con orgoglio perché rinnovata per altri due anni. La stringe forte fra le mani perché gli consentirà di spostarsi, in un’area limitata, con la sua piccola comoda Matiz perché adora guidare.

Del resto ha avuto per tanti anni un’attività commerciale per la vendita di autoricambi.

Al traguardo dei suoi primi 100 anni, Giuseppe «Peppino» Mirizzi è giunto in forma perfetta. Il suo secolo di età è portato con cosciente allegria solcando il fiume di una vita, affrontando e superando le inevitabili difficoltà che questa esperienza umana ci regala.

Carattere gioviale, un sorriso per tutti, Peppino è stato festeggiato da figli, nipoti, pronipoti e amici. Una cerimonia in chiesa, officiata da don Peppe Recchia, amico di famiglia, con tanti abbracci e una pergamena donatagli dal sindaco Domenico Giannandrea, che nell’abbracciarlo gli ha detto: «Ti stringo forte forte, affinché tu possa trasmettermi quell’energia che ti ha consentito di renderti ancora così arzillo al traguardo dei 100 anni».

Gli ha sorriso il festeggiato, un po’ sornione perché è dotato di una personalità saggia ed equilibrata e di una ben dosata capacità di adattamento alle sorprese della vita, con adeguate attitudini psicologiche che gli hanno consentito di superare le anse insidiose del fiume della vita. Sono fattori importanti per arrivare a questo ambito traguardo ancora in forma e con la mente lucida.

Alla cerimonia religiosa è seguita quella conviviale, che Peppino Mirizzi ha vissuto dispensando gioia di vivere a tutti. A cominciare dai figli: Annamaria, Paolo, Gianvito e Marina che fa del suo papà il ritratto di un uomo «sempre molto allegro, positivo al massimo e con i figli severo quanto basta per inculcarci sani principi e regole di comportamento». Purtroppo un altro figlio, Matteo, non c’è più.

Marina Mirizzi continua ricordando le gite al mare quando il papà caricava l’intera troupe insieme alla mamma sulla «Fiat 124» per trascorre giorni che la sua infanzia, anche se era piccolissima, non ha mai cancellato dall’album che tutti ci portiamo cucito dentro. «Giorni felici, con papà che ci divertiva con la sua allegria, che giocava con noi in acqua, sulla sabbia, sempre disponibile alle nostre richieste».

Marina ha parole per ricordare la mamma Anna, «Ninetta», deceduta tre anni fa, «compagna ideale per papà. Era evidente il profondo legame che li univa».

Un papà sempre presente per i figli. Questo è Peppino, che tifa sempre per il suo Milan, che si diletta a fare i cruciverba, che ha amato molto la sua villa in campagna, «dove fino a qualche anno fa si dedicava all’agricoltura, a coltivare, a riparare gli attrezzi che usava, a costruire piccole cose. Ha amato molto la vita all’aria aperta, trasmettendo a noi figli la stessa passione per la villeggiatura», sottolinea la figlia.

Che tipo di nonno è ora? «Quando c’era la mamma era più presente, ora sono tutti già grandi, è bisnonno, comunque è sempre molto tenero anche con gli ultimi pronipotini».

La nipote Claudia gli ha domandato: «Qual è il tuo segreto?». La risposta condita da una irrefrenabile risata: «Sono c.... miei».

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