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Taekwondo
assegnati
8 titoli italiani

 
Flavio Campanella

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Flavio Campanella

Taekwondo assegnati 8 titoli italiani

Domenica 07 Maggio 2017, 19:37

21:45

BARI - Successo di pubblico - quattromila spettatori - e di sport per i campionati italiani 2017 cinture nere senior di taekwondo a Bari, nel PalaFlorio di Bari, teatro di tre giorni di gare che hanno coinvolto ben 630 atleti. Carlo Molfetta, oro a Londra 2012, è stato tra i mattatori dell’evento sportivo: il team manager della Nazionale Italiana di Taekwondo e consigliere nazionale Coni, subissato di richieste di foto e autografi, ha anche annunciato alcuni incontri come speaker e ha incoraggiato gli atleti prima che entrassero sul tatami.

Oggi sono stati assegnati gli ultimi otto titoli in palio (quattro maschili e quattro femminili) mentre il rientro del veterano Mauro Sarmiento (categoria -87 kg) - primo azzurro medagliato nelle Olimpiadi, con l’argento a Pechino 2008 - è stato senza fortuna: il campione azzurro è stato eliminato al primo turno da Matteo Milani (Tkd Brunetti Cus Bergamo), che poi ha conquistato il titolo italiano della categoria.

Questi i neo-campioni italiani: per la categoria -62 kg Cristina Gaspa (Esercito); per -67 kg Alessia Marotta (Centro Azzurro 2 Afragola), -73 kg Maristella Smiraglia (Carabinieri); +73 kg Laura Giacomini (Carabinieri); -74 kg Attilio Fabio Ventola (Tkd Gold Team); -80 kg Davide Evangelisti (Tkd Regis Bologna); -87 kg Matteo Milani (Tkd Brunetti Cus Bergamo); +87 kg Marcello Massafra (Tkd Martina Franca). Ieri, inoltre, si era registrata l’affermazione nella categoria -54 kg del nuovo talento del taekwondo azzurro, Vito Dell’Aquila. La classifica assoluta della società ha fotografato il primato del Gold Team di Brindisi, seguito dall’Esercito, dal New Martino Mesagne e dai siciliani del Dragon Fighter.

«Ho dedicato il titolo degli assoluti a mia madre Pasana. Ora non mi fermo mica: penso ai mondiali in Corea di giugno. Il sogno? Le Olimpiadi di Tokyo, un traguardo essenziale per la vita di un atleta». Vito Dell’Aquila, neo campione italiano della categoria -54 kg, sedicenne di Mesagne, è uno dei talenti su cui la Federazione italiana Taekwondo sta investendo per rinnovare i fasti dei successi di Londra firmati da Carlo Molfetta.

«Ho iniziato con il taekwondo a otto anni - racconta il giovane atleta - su impulso di mio padre Leonzio. All’inizio non ero molto a mio agio in questa disciplina, ma allenandomi ogni giorno ho fatto sacrifici e adesso ho iniziato ad ottenere risultati che fanno ben sperare». La sua giornata è divisa tra studio e palestra: «Mi alleno a Mesagne - aggiunge - prima lo facevo nella palestra del liceo scientifico e ora nell’ex scuola media Marconi. Devo molto alla mia società, la New Martial, e al maestro Roberto Baglivo. Ogni giorno dedico tre o quattro ore all’allenamento, non trascurando la scuola. Sono studente del liceo scientifico e punto alla maturità con il massimo dei voti».

Grazie al sostegno federale, sta raccogliendo i primi riconoscimenti al livello internazionale: «Ringrazio la federazione e il presidente Angelo Cito per la concessione della prima borsa di studio, utile per partecipare ai meeting all’estero: ho gareggiato ad Atene, dove ho perso al terzo incontro; ho vinto gli europei Under 21 in Bulgaria e il German Open a gennaio ad Amburgo. Ho conquistato due medaglie tra i senior nel Sofia Open (bronzo) e nel Dutch Open a Eindhoven (bronzo)». La passione per il taekwondo la sintetizza così: «E' bello toccare con il piede il casco dell’avversario, non per far male, ma per fare punto. Mi piace tirare colpi precisi alla corazza. I risultati migliori? Si possono raggiungere solo con la preparazione fisica, atletica e con le diete, a volte davvero faticose».

«L'obiettivo, quello della vita, è arrivare alle Olimpiadi di Tokyo, ma prima voglio vincere una medaglia ai mondiali in Corea del Sud, dal 24 al 30 giugno. I miei modelli? Carlo Molfetta per l'impegno in azzurro, ma mi riconosco anche molto nell’inglese Jade Jones», conclude Dell’Aquila.

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