Il Tar di Lecce ha rigettato il ricorso dell’istituto di vigilanza Cosmopol, riconoscendo la legittimità del procedimento di autotutela con cui l’Asl di Taranto aveva revocato l’affidamento del servizio di vigilanza per presunta inadempienza sanzionata dall’art. 38 del Codice degli Appalti, procedendo alla nuova aggiudicazione in favore della ditta 'Vis'. Lo rende noto l’avv. Pietro Quinto, legale del'Azienda sanitaria locale.
Si tratta di una gara indetta dall’Asl ionica nel 2013 per l’affidamento del servizio di vigilanza delle strutture ospedaliere e territoriali per quattro anni, con un importo a base d’asta annuale di 3 milioni e 750mila euro e quadriennale di 15 milioni di euro. In un primo tempo la gara era stata aggiudicata alla società Cosmopol, ma a seguito delle verifiche amministrative sulla documentazione della ditta partecipante era emerso che la Cosmopol aveva omesso di segnalare una precedente vicenda risolutiva con altra Amministrazione.
Sicchè la direzione dell’Asl aveva adottato un provvedimento di autotutela con una nuova aggiudicazione in favore del secondo classificato e cioè la Vis spa, difesa dall’avv. Ernesto Sticchi Damiani. Gli atti erano stati impugnati dinnanzi al Tar, che accogliendo le tesi dell’Asl, ha rigettato il ricorso della Cosmopol. L’amministrazione potrà ora procedere alla stipula del contratto del servizio di vigilanza.