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Puglia, ecco le squadre
di Emiliano e di Renzi

 
Puglia, ecco le squadre  di Emiliano e di Renzi

Mercoledì 22 Febbraio 2017, 12:10

12:12

di Giuseppe Armenise

BARI - Pd di Puglia, una situazione molto fluida. In realtà, se è vero che la scissione, tema portante fino a domenica, è parsa a molti scivolare in secondo piano rispetto al posizionamento interno nella nuova sfida di vertice Renzi-Emiliano, altrettanto vero è che il Pd ha perso da subito due pedine su tredici nella rappresentanza in Consiglio regionale visto che per affinità politica a Massimo D’Alema, già ieri i consiglieri regionali, Ernesto Abaterusso e Pino Romano. si sono dichiarati fuori. «Emiliano - spiega Abaterusso - ha scelto una strada diversa. Ne prendiamo atto. Noi abbiamo deciso di partecipare alla costruzione di un nuovo soggetto politico che sappia farsi carico della ricostruzione del centrosinistra di questo Paese con il compito di correggere le politiche fallimentari degli ultimi 3 anni che ci hanno alienato il consenso di tanti lavoratori, di tanti operatori della scuola, di tantissimi giovani. Nei prossimi giorni, insieme ai consiglieri regionali che vorranno condividere questo progetto, procederemo alla costituzione di un nuovo gruppo consiliare che si richiamerà a tale scelta». Secondo voci di corridoio il nuovo gruppo si costituirebbe grazie all’adesione di un terzo consigliere, eletto però in una delle liste civiche legate a Emiliano.

Era in corso la seduta dell’assemblea elettiva quando, ieri pomeriggio, è piovuta nell’aula consigliare la notizia della contromossa del presidente della giunta regionale pugliese, Michele Emiliano, che ha deciso di abbandonare il campo degli scissionisti Rossi e Speranza e restare nel Pd per competere con Matteo Renzi nella corsa alla segreteria nazionale del partito. L’inversione operata dal gladiatore di Puglia ha spiazzato molti, che adesso preferiscono aspettare prima di fare scelte o schierarsi.

La definizione della formazioni in campo, in vista del congresso del partito e delle successive elezioni primarie, è legata infatti a una serie di variabili la cui eco, al momento, è davvero difficile da definire. Innanzi tutto, si apprende da ambienti interni al partito, non è affatto tramontata l’ipotesi che a quelle di Renzi ed Emiliano si aggiunga un’altra candidatura, quella dell’attuale ministro alla Giustizia, Andrea Orlando. In questo caso, si chiedono ad esempio dal Pd pugliese, chi sosterranno i Giovani Turchi dell’ala, lealista con Renzi, riconducibile al presidente del Pd nazionale, Matteo Orfini? Alla stessa stregua, quale sarà la tenuta dell’area che si presenta come filo-renziana all’interno del Pd regionale a guida dell’ex coordinatore dei comitati pro-Renzi, Maurizio Ferrante? Recentemente, all’appello di Ferrante per un compattamento al fine di pretendere da Emiliano una verifica di mandato, ha risposto la sola eurodeputata foggiana, Elena Gentile con un rappresentante del Giovani del Pd dichiaratosi, tra il pubblico, partecipante in nome e per conto del sindaco di Bari, Antonio Decaroe la «benedizione», a loro dire, dei parlamentari Pd eletti in Salento. Per il resto, si è registrata l’assenza del consigliere regionale tarantino, renziano, Donato Pentassuglia, del quale pure era stato annunciato più volte l’arrivo.

Dal parterre degli attivisti renziani erano poi partite lamentele contro il segretario regionale del partito, Marco Lacarra, rifugiatosi sull’Aventino «perché, in quanto istituzione - aveva risposto Lacarra il giorno dopo confermando una sua precedente dichiarazione - chiamato a dare la linea politica e non a prendere posizione». A bacchettare i «compagni-protestatori» ci aveva poi pensato il presidente del gruppo Pd in Consiglio regionale, Michele Mazzarano, formalmente nella formazione Pd pro Emiliano ma non ad ogni costo come ad esempio Fabiano Amati, che, dicono i bene informati, mai avrebbe seguito il governatore qualora avesse optato per la diaspora nel nuovo soggetto di Sinistra.

Endorsement a sostegno di Emiliano ha fatto in tempi non sospetti l’attuale presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo che va ad aggiungersi al fedelissimo assessore regionale alle Opere pubbliche, Giovanni Giannini.

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