BARI - L’assemblea di Aeroporti di Puglia stamattina procederà alla conferma di Tiziano Onesti, Antonio Vasile e Beatrice Lucarella come nuovi amministratori della società pubblica della Regione. Un passaggio tecnico necessario per sistemare la posizione della imprenditrice tarantina, che finora non ha potuto accettare la carica per il mancato arrivo del nulla osta da parte del ministero dell’Interno.
Lucarella ha rassegnato le dimissioni dalla Polizia di Stato, dimissioni che saranno effettive a partire dal 6 marzo. Dunque, a partire da quel giorno, il nuovo cda scelto dal presidente Michele Emiliano sarà nella pienezza delle sue funzioni. In settimana si riunirà poi il consiglio di amministrazione che confermerà Onesti nel ruolo di presidente e Vasile in quella di vicepresidente.
Intanto, scoppia il caso dei lavori per l’ampliamento dell’aeroporto di Bari. L’appaltatore Debar (in Ati con Guastamacchia e Monsud) ha infatti iscritto riserve per 10 milioni di euro, avviando una causa nei confronti della società regionale per il pagamento di presunti maggiori oneri.
I lavori di ampliamento, completati a febbraio 2015, sono costati circa 16 milioni, vale a dire 4 milioni in più rispetto alla cifra preventivata, per via di una perizia di variante. Hanno consentito di realizzare sei nuovi gate, dei quali due dotati di finger, per un totale di 13.300 metri quadrati: «Abbiamo speso - disse all’epoca il direttore generale Marco Franchini - mille euro al metro quadrato, quanto una casa popolare».
Finora AdP si è sempre opposta al pagamento, ritenendo incongrue le riserve dell’appaltatore (la società fa capo a Domenico De Bartolomeo, numero uno di Confindustria Bari-Bat) senza nemmeno attivare la procedura di componimento bonario. E così sarà il giudice a decidere: la prima udienza davanti al Tribunale di Bari è prevista ad aprile.
m.s.