La consigliera del M5S Antonella Laricchia ha inviato una lettera a tutte le Asl pugliesi per ribadire la gratuità del vaccino antimeningococco B anche per i nati prima del 2014, così come stabilito dalla legge regionale n.40 del 30/12/2016. La nota è stata scritta in seguito alla segnalazione di una famiglia che al momento della prenotazione del vaccino per una bambina nata nel 2013, si è vista consegnare un bollettino per il pagamento in favore dell’ ASL BA di 74,04€, per la prima dose.
Nella lettera alle Asl, al presidente della Regione Emiliano, al presidente della Commissione Sanità Romano e al direttore del Dipartimento Salute, Ruscitti, la consigliera regionale ricorda quanto disposto dall’art 52 della legge di stabilità regionale 2017, «ovvero che “è assicurata con oneri a carico del Servizio sanitario regionale la vaccinazione “anti meningococco B” anche per i nati prima dell’anno 2014”. La legge è entrata in vigore lo stesso giorno della sua pubblicazione (30/12/2016), per questo - spiega - alcun pagamento è dovuto dal cittadino per la somministrazione del vaccino anche in favore dei nati prima del 2014. Invitiamo le Asl a consentire l’immediata attuazione della normativa, dove occorra fornendo anche indicazioni agli uffici e ai soggetti preposti alla prenotazione sulle modalità operative da seguire. Ma soprattutto, informiamo i cittadini ignari (non per colpa loro) che hanno il diritto a una vaccinazione gratuita e che possono ricordare questo diritto se viene loro richiesto un pagamento». Sui ritardi della Regione sul tema punta l’indice Renato Perrini (Cor): «in occasione dell’approvazione della legge di Bilancio di previsione 2017 e pluriennale 2017-2019, ho proposto uno specifico emendamento, poi diventato l’art. 52 della legge della regione Puglia, n.40 del 30 dicembre 2016, con il quale è stata disposta la gratuità del vaccino anti meningococco B per tutti i nati prima del 2014; la vaccinazione sarà a carico del servizio sanitario regionale. Purtroppo però - denuncia anche lui - continuano ad arrivarci segnalazioni da ogni città pugliese, di mamme che si sono recate nelle loro Asl di competenza per far vaccinare gratuitamente i loro figli e che si sono sentite rispondere “non sappiamo nulla”. Nelle stesse ore in cui il ministro Lorenzin prevede nel nuovo Piano nazionale Vaccini, guarda caso, la somministrazione gratuita ai bambini dei vaccini contro il meningococco B, la Regione - prosegue Perrini - non riesce a redigere una circolare da inviare alle Asl affinchè si facciano carico del servizio».
Esulta, invece, per il riconoscimento dell’endometriosi (malattia che colpisce le donne soprattutto nelle zone a forte inquinamento) come patologia invalidante inserita nei nuovi Livelli essenziali di assistenza il capogruppo Pd Michele Mazzarano. Sul tema Mazzarano aveva presentato alcuni mesi fa un’interrogazione al presidente della Regione, sollecitando l’applicazione della legge regionale n. 40/2014. «L’endometriosi – ricorda l’esponente Pd - è una malattia cronica ed invalidante, originata da presenza anomala di endometrio negli organi genitali delle donne, questione particolarmente sentita a Taranto. La Regione nell’ultimo bilancio ha stanziato anche un fondo a sostegno della prevenzione e sensibilizzazione». «Peccato che a Taranto - ribatte il consigliere di Noi a Sinistra Mino Borraccino - si riducano i posti letto di malattie infettive: col piano di riordino, infatti, passano da 20 a 10 in tutta la Asl. Uno scempio perpetrato nella provincia che, tra le altre cose, è sede nazionale dell'Hotspot per i migranti».