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Ilva, ok a patteggiamento
Fabio Riva per «crac»

 
Franco Giuliano

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Franco Giuliano

Ilva, ok a patteggiamento Fabio Riva per «crac»

Mercoledì 11 Gennaio 2017, 16:43

17:03

MILANO - Anche Fabio e Nicola Riva, figli dell’ex patron dell’Ilva di Taranto Emilio (morto), hanno raggiunto, tramite i loro difensori, un accordo con la Procura di Milano per patteggiare le pene nell’ambito dell’inchiesta dei pm Strefano Civardi e Mauro Clerici con al centro il crac del gruppo Riva e l’accusa di bancarotta. Accordi che seguono quello già raggiunto ad una pena di due anni e mezzo per Adriano Riva, fratello di Emilio.

Le tre istanze di patteggiamento, da quanto si è saputo, dovranno ora essere valutate dal gip di Milano Maria Vicidomini in un’udienza che probabilmente verrà fissata per febbraio. Il via libera ai patteggiamenti da parte della Procura milanese è arrivato nell’ambito dell’intesa raggiunta nelle scorse settimane tra la famiglia ex proprietaria dell’Ilva e la magistratura per sbloccare oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro depositati in Svizzera e da destinare al risanamento ambientale dello stabilimento.

Da quanto si è saputo, l’accordo raggiunto tra Procura e difesa di Fabio Riva prevede che venga concessa la continuazione tra una condanna già definitiva per associazione per delinquere (nello stesso processo, invece, l'accusa di truffa dovrà essere rideterminata in appello, come stabilito dalla Cassazione) e l’accusa di bancarotta. Per una pena finale che si aggirerebbe tra i 4 e i 5 anni. Per Nicola Riva, invece, da quanto si è appreso, l’entità della pena non dovrebbe superare i 2 anni.

Adriano Riva, 86 anni, cittadino canadese residente in Svizzera, invece, accusato di bancarotta, truffa e trasferimento fraudolento di beni aveva per primo raggiunto l’accordo per il patteggiamento con i pm milanesi a 2 anni e mezzo.
Intanto, oggi un altro processo milanese a carico di Fabio Riva (imputato anche Agostino Alberti, ex consigliere delegato di Ilva spa) per una presunta frode fiscale è stato aggiornato al prossimo 19 aprile. Il processo vede al centro un presunto omesso versamento delle imposte sui redditi 2007-2012 in relazione a Ilva sa, società svizzera.

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