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Decaro confessa
«Quando mi indagarono
pensai al suicidio»

 
Rita Schena

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Rita Schena

Sabato 17 Dicembre 2016, 13:20

19:41

BARI - Il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, in occasione di un evento con sette ex sindaci del capoluogo pugliese, parlando delle vicende di queste ore che riguardano il sindaco di Milano, ha ricordato quando è capitato a lui di essere indagato nel corso della sua carriera politica. Una vicenda che si è conclusa con l'assoluzione. Il primo cittadino ha spiegato che aveva pensato al suicidio, e di buttarsi in mare con la propria auto. «Ma poi - ha detto - ho pensato ai miei figli».

«È la prima volta che lo dico pubblicamente - ha aggiunto - l’ho detto tante volte agli amici perché trovarsi in televisione per una indagine su una questione per la quale non avevo fatto nulla, infatti subito dopo sono stato assolto con rito abbreviato, non è bello». «Ti ritrovi sotto una pressione mediatica alla quale non sei abituato - ha proseguito - ma quella esperienza mi ha fortificato».

«Poi - ha ricordato Decaro - mi sono ritrovato candidato contro di me il pm che mi aveva indagato e col quale oggi ho anche un bel rapporto di natura personale. Questa esperienza la voglio lasciare ai sindaci e a chi amministra». «Noi - ha rilevato - firmiamo migliaia di atti, ci occupiamo di tutte le attività quotidiane e di tutte le articolazioni della macchina comunale. E ovviamente ne siamo responsabili». «Però - ha concluso - l'apertura di una indagine non è la colpevolezza. Si diventa colpevoli quando uno viene condannato».

«Bisogna avere freddezza - ha spiegato Decaro -. A me gli inquirenti hanno spiegato che le indagini sono come il prelievo del sangue. Poi bisogna fare le analisi del sangue, e solo dopo si vede. Quindi è giusto che il sindaco Sala e il sindaco Raggi affrontino con freddezza e serenità» la situazione, «avendo fiducia nella azione della magistratura e continuando a fare il loro lavoro quotidiano». 

Sala e Raggi, ha aggiunto Decaro, «sono stati eletti dai cittadini e devono continuare la loro attività rispondendo a quelle che sono le istanze che quotidianamente arrivano dai cittadini». «Spero - ha proseguito - che la politica non utilizzi le vicende dei sindaci per fare battaglie interne o esterne e ai partiti»

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