MASSIMILIANO SCAGLIARINI
BARI - La chiusura al traffico della linea Foggia-Manfredonia e della Gioia-Gravina e la diminuzione delle relazioni sulla Foggia-Termoli. Il nuovo orario invernale di Trenitalia Puglia, in vigore da domani, innesca la reazione dei sindacati proprio mentre l’azienda ferroviaria del gruppo Fs e la Regione sono impegnate nella trattativa sul rinnovo del contratto di servizio. E mentre Trenitalia, sulla lunga percorrenza, inaugura il nuovo Frecciarossa sulla tratta Taranto-Potenza-Milano.
«Si tratta soltanto di razionalizzazioni in cui l’offerta viene adeguata alla domanda», spiegano da Trenitalia: i treni sulla Foggia-Manfredonia, garantiscono dalla direzione regionale, verranno ripristinati con l’orario estivo trattandosi di treni frequentati soprattutto l’estate. Per il momento verranno attivati bus sostitutivi, così come accadrà per il primo Foggia-Termoli e per l’ultimo Termoli-Foggia, oltre che i collegamenti sulla Gioia-Gravina. Tutte confermate, invece, le relazioni sulla Bari-Taranto e sulla Brindisi-Taranto.
«Le ragioni economiche prevalgono sul sistema di mobilità - dice però Ruggero Dinoia della Filt Cgil Foggia e Bat -. Non si possono incrementare le corse su gomma a discapito della mobilità ferroviaria, né possiamo sentirci dire che si tratta di qualcosa di transitorio: sappiamo bene che quando chiude una linea ferroviaria non è semplice riaprirla». Un ragionamento che vale soprattutto per la Gioia-Gravina, mentre sulla Foggia-Manfredonia sono previsti importanti investimenti (il treno-tram) che rendono improbabile un abbandono definitivo della linea.
Per i treni locali (vale per tutti i gestori) la Regione eroga un contributo pari a circa 7 euro al km, che ovviamente non copre i costi del servizio «vuoto per pieno». I servizi sostitutivi su gomma, che vengono affidati in subappalto, costano sensibilmente di meno (1,8 euro a km) ma ovviamente sono considerati meno appetibili dai pendolari.
Sulla decisione di modificare il programma delle corse invernali la Regione per il momento non si sbilancia. «Attendiamo di conoscere nel dettaglio le motivazioni di Trenitalia», dice l’assessore ai Trasporti, Gianni Giannini. Il contratto di servizio con la società del gruppo Fs, che regola anche il numero e la frequenza delle corse su ciascuna relazione è scaduto a dicembre scorso e sono in corso le trattative per il rinnovo. Trenitalia, così come accade nel resto del Paese, ha fatto presente che in Puglia il servizio regionale si svolge in perdita ed ha esposto un buco di circa 10 milioni a fronte di un contributo annuo della Regione pari a 60 milioni. L’accordo per il rinnovo dovrebbe prevedere un contratto ponte per gli anni 2016-2017 e, poi, un nuovo contratto di servizio decennale con opzione per altri cinque anni.
Alle ferrovie regionali sono destinati ogni anno 302 milioni, soldi che provengono dal Fondo trasporti: in Puglia la fetta maggiore va alle Sud-Est (149 milioni), che da qualche settimana sono diventate sorelle di Trenitalia essendo passate al gruppo Fs. Le risorse statali però non bastano. Nel bilancio per il 2017, la Regione dovrebbe appostare circa 78 milioni di fondi propri per garantire la mobilità dei pendolari, ma difficilmente potrà trovare i 10 milioni chiesti da Trenitalia. D’altro canto, però, la Regione ha tenuto duro in questi anni sul fronte delle tariffe, avendo solo effettuato un adeguamento all’inflazione nel 2014: per il momento non sono previsti aumenti di ticket e abbonamenti, ma la situazione sarà più chiara nei prossimi mesi.
Stamattina, intanto, il presidente della Regione, Michele Emiliano, parteciperà al viaggio inaugurale del Frecciarossa tra Taranto e Potenza.
-----------
GATTA (FI): NO A SOPPRESSIONE - «La soppressione delle corse ferroviarie Foggia-Manfredonia e Foggia-Termoli è solo l’ultimo passaggio di un inaccettabile taglio ai servizi alla popolazione dauna. Per questo, domani stesso, presenterò un’interrogazione diretta all’assessore regionale ai Trasporti per avere contezza della situazione e richiedere un intervento urgentissimo della Regione». Così il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Giandiego Gatta (Fi). «Corse mattutine e in orari di punta per i pendolari - prosegue - soppresse da un giorno all’altro da Trenitalia. La Regione ne era a conoscenza? Una decisione che provocherà disagi notevoli e che determinerà, ovviamente, il progressivo abbandono del trasporto pubblico da parte dell’utenza. Andremo fino in fondo alla questione - conclude Gatta - per conoscere le ragioni di un ennesimo schiaffo alla Capitanata e invitiamo la Giunta regionale ad attivarsi a tutela del diritto alla mobilità nel nostro territorio»