BARI - Il deposito ai tavoli ministeriali del piano di riordino ospedaliero sblocca anche le nuove assunzioni della sanità. Comincia la Asl di Lecce, che ieri ha annunciato l’avvio delle procedure di reclutamento per 1.155 unità da qui al 2018, con una spesa pari a circa 47 milioni di euro in un triennio.
Il riordino impone un fabbisogno a regime pari a 26mila unità di personale, a fronte delle 21.670 oggi in servizio. Per questo nel luglio scorso la Regione ha autorizzato una spesa complessiva di circa 207 milioni di euro ripartita tra Asl e aziende sanitarie, che devono appunto presentare un piano assunzionale che mira - oltre a reclutare poco più di 4mila nuovi addetti - anche a stabilizzare gli attuali dipendenti a tempo determinato. Inoltre, un aspetto particolare riguarda i pronto soccorso e i punti di primo intervento dove le carenze di personale in Puglia sono drammatiche, con la mancanza di oltre 750 medici e 865 unità di personale infermieristico.
La Asl di Lecce ha ottenuto la possibilità di impiegare circa 15,6 milioni aggiuntivi l’anno sulla spesa del personale. Il piano annunciato ieri prevede, come detto, di partire dalla stabilizzazione, con concorsi che riguarderanno circa 500-550 medici e infermieri titolari di incarichi a tempo determinato. In particolare, secondo la Asl, già entro fine anno saranno avviati concorsi per 525 figure professionali, cui aggiungerne 282 per il 2017 e 348 nel 2018. In particolare, la Asl mira a risolvere il problema dei turni e dei riposi del personale impegnato nei reparti ospedalieri, a potenziare il sistema dell’emergenza, attivare i nuovi servizi della medicina territoriale. «La Asl di Lecce - dice il dg Silvana Melli - sta compiendo uno sforzo economico e organizzativo importante, del quale ringrazio il direttore sanitario Antonio Sanguedolce, il direttore amministrativo Antonio Pastore e tutti i miei collaboratori. Daremo un respiro più ampio alla sanità del Salento con un notevole impatto socio-economico».
Rispetto alle nuove 4.500 assunzioni previste dalla Regione, la parte del leone la farà la Asl di Bari cui sono destinati 54 dei 207 milioni totali. Altri 28 milioni di euro sono stati assegnati al Policlinico di Bari. La Asl di Taranto aveva ottenuto 34 milioni di euro, cifra che dovrà essere destinata anche all’attuazione di quanto previsto dal piano di riordino con l’apertura dei nuovi reparti di pneumologia, oncologia e oncoematologia pediatrica. [red.reg.]