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Adp, i dubbi di Acierno
«In caso di privatizzazione
meglio partner industriale»

 
Flavio Campanella

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Flavio Campanella

Adp, i dubbi di Acierno «In caso di  privatizzazione meglio partner industriale»

Mercoledì 02 Novembre 2016, 13:55

BARI - Audizione questa mattina in II Commissione regionale dell’Amministratore Unico (in prorogatio, il mandato è scaduto ad aprile scorso, ndr) di Aeroporti di Puglia, Giuseppe Acierno, che ha risposto alle domande del Presidente di Commissione e dei consiglieri regionali, sulla ipotesi di privatizzazione e possibile fusione di AdP con la società Gesac dell’Aeroporto di Napoli-Capodichino. "Se noi abbiamo una struttura pubblica che funziona, che ha i bilanci a posto e fa numeri sempre positivi rispetto a un mercato che non è più in forte crescita, qual è la convenienza di procedere alla privatizzazione? E se privatizzazione ci deve essere, perché non pensare a un partner industriale piuttosto che finanziario?". Queste le prime due domande poste dal presidente di Commissione, Borraccino. "Credo che il tema debba essere visto sotto due punti di vista - ha chiarito Acierno il quale ha chiarito che già dal 2012, c'erano una riflessione e un’istruttoria amministrativa che avevano come fine ultimo una possibile privatizzazione di Aeroporti di Puglia. "Questo indirizzo politico - ha continuato - è stato successivamente ribadito e rinnovato dall’attuale governo regionale. Rinnovo - ha ribadito - che si è tradotto con la pubblicazione nel febbraio 2016 di un bando pubblico con l'individuazione di un advisor.

"La società AdP e il suo management - ha sottolineato Acierno - in questo momento porta a compimento un’attività che definisce la valutazione finanziaria della società, il piano industriale della stessa da qui al 2043, e consegna alla Regione un’inidcazione dei percorsi amministrativi da seguire nell’eventuale scelta di privatizzare la società. Scelta - ha precisato -che non appartiene al management di Aeroporti di puglia, ma alla regione che è proprietaria della società. A breve - ha aggiunto Acierno - saremo nella condizione di avere questi risultati". Acierno, inoltre ha anche precisato che "ci siamo visti in più occasioni con la società Gesac. A Napoli e Bari".

"Non so per quale motivo l'amministratore di Gesac ha fatto quelle dichiarazioni - ha detto il Capo di Gabinetto della Regione Puglia, Claudio Stefanazzi. Non è in atto - ha chiarito - alcuna procedura di fusione con Gesac. Siamo in una fase di valutazione - ha continuato - e qualunque decisione venga presa, riguarda al proseguimento di queste trattative vedrà coinvolto il Consiglio regionale e chiunque altro ha interesse a capire come stiamo immaginando il futuro di AdP. Stiamo valutando la possibilità, fra le altre - ha detto Stefanazzi - che si crei un polo Meridionale che in questo momento potrebbe essere aperto ad altri soggetti. E’ vero anche però - ha precisato - che al di là delle iniziative aeroportuali in Sicilia, il panorama aeroportuale da Roma in giù si ferma ad Aeroporti di Puglia e a Gesac". 

"Una fase di valutazione di un possibile polo - ha spiegato - non può che passare attraverso un’analisi preventiva della potenzialità che potrebbe rappresentare AdP e Gesac insieme. Per adesso vorremmo capire qual è il valore di AdP che c'è utile qualsiasi iniziativa vorremmo mettere in piedi e a maggior ragione quale potrebbe essere il valore di AdP in caso di concambio con una società che abbia un volume di traffico come Gesac. Il Consiglio regionale, così come le parti sociali saranno coinvolte nella discussione che riguarda un asset strategico e fondamentale della Regione. Rispetto all’ipotesi Gesac - ha poi spiegato - siamo in una fase pre embrionale che potrebbe fermarsi prima del piano industriale, soprattutto se l’operazione vedesse Aeroporti di Puglia detenere quote di minoranza. Non ci sfugge - ha precisato - che Gesac ha una formula di traffico simile alla nostra, sappiamo anche che c'è una trattativa fra Gesac e Ryanair. Le prospettive - ha concluso - sono ancora tutte da definire". Intanto fra i consiglieri regionali, membri della Commissione, non tutti concordano con la privatizzazione e con la creazione di un polo meridionale. "Sarebbe anacronistico" per il consigliere del M5S Conca.

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