di Mauro Ciardo
LECCE - Gli operai licenziati marciano su Roma per far aprire il cantiere della statale 275.
Le maestranze del Gruppo Palumbo, mandate a casa ad agosto per mancanza di commesse, hanno deciso di fare il grande passo verso la Capitale dopo settimane di protesta ai margini della statale Maglie – Leuca, dove si sono accampati ricevendo la solidarietà di automobilisti e camionisti.
Sono 165 persone, tutte con famiglia a carico, che tra pochi giorni potrebbero aumentare a oltre 250 visto che con la contestuale chiusura di altri cantieri le aziende del gruppo rischiano di rimanere bloccate. Insieme a camionisti, gruisti, cantonieri e manovali la scure della crisi potrebbe colpire nell’immediato una quarantina di lavoratori della cava di San Donato di Lecce (che rifornisce di materiale le opere stradali realizzate da Leadri, Palstrade, Cocemer e Ssp), gli addetti alla vigilanza di cantieri e depositi e i carpentieri che stanno ultimando i lavori sulla statale 16 tra Maglie e Otranto.
Le maestranze ritengono che il gruppo Palumbo sia il vincitore insieme alla Matarrese del bando di gara Anas per il raddoppio e l’ammodernamento della più grande infrastruttura del Salento, forti di una sentenza del Consiglio di Stato del luglio 2014 dove la Matarrese, giunta quarta, riuscì a ribaltare la graduatoria facendo rilevare agli ermellini romani «macroscopiche illegittimità» nella documentazione presentata dai primi tre raggruppamenti in gara.
L’Autorità nazionale anticorruzione presieduta da Raffele Cantone però, oltre a questo ha sollevato la questione delle polizze fidejussorie fasulle esibite dalla Matarrese (che comunque aveva presentato una denuncia alle forze dell’ordine lamentando di essere stata truffata) quindi non è escluso nemmeno che possa tornare nella partita la quinta in graduatoria, la Cmc di Ravenna che fa capo alla Legacoop ed è impegnata sulla Tav in Val di Susa.
Sicuri di avere la vittoria in tasca gli operai Palumbo, stanchi di aspettare una decisione definitiva di Anas che tarda ad arrivare, hanno deciso di accendere i motori dei pullman.
Domani mattina raggiungeranno Roma e manifesteranno sotto la Direzione generale Anas di via Monzambano. Si presenteranno in 150 (altre 11 persone rimarranno nel Salento per mantenere aperto il presidio all’altezza di Scorrano) con striscioni e bandiere tricolore.
«Chiederemo di far partire immediatamente il cantiere – annunciano gli operai riuniti nel comitato spontaneo “Lavoratori pro s.s. 275” – perché i salentini, gli automobilisti che vogliono una strada sicura, le nostre famiglie e chi ha a cuore lo sviluppo del Salento non possono più aspettare. Abbiamo inviato ai rappresentanti politici salentini, interessati ad alleviare le tensioni sul fronte occupazionale e a ridare slancio all’economia locale, già tanto penalizzata da una crisi che ormai da troppo tempo interessa il settore delle costruzioni – aggiungono - un invito a partecipare all’iniziativa, per dare più forza alle nostre richieste, sollecitando Anas ad adottare una decisione definitiva, senza ulteriori rinvii».