di Giacomo Rizzo
TARANTO - Prima le doglie, poi il parto. Finalmente è nata la nuova giunta. Il sindaco Ippazio Stefàno, dopo aver consultato i partiti della coalizione, ha trovato la quadratura del cerchio. Quattro nuovi innesti, due silurati e cinque confermati. Entrano nell’Esecutivo Gina Lupo (Pd ma eletta con Sds), con delega alla Pubblica Istruzione-Università-Cultura-Tutela della Famiglia; Mimmo Cotugno (Democratici e progressisti), con delega al Patrimonio-Edilizia Residenziale Pubblica-Rapporti con gli Enti; Gianni Cataldino (Realtà Italia), vice sindaco nella prima giunta-Stefàno, con delega all’Urbanistica-Sviluppo Economico e del Territorio- Rapporti istituzionali; Giovanni Guttagliere (Area popolare) con delega all’Attività Produttive ed Economiche-Cultura del Mare e della Marineria- Associazionismo.
Escono gli assessori tecnici Mino Ianne (Pubblica istruzione, Cultura, Università) ed Ersilia Marra (Urbanistica). Probabilmente Ianne paga il prezzo delle polemiche esplose sulla gestione degli asili nido comunali. Ma l’intera maggioranza consiliare avrebbe chiesto il defenestramento dell’assessore.
Lucio Lonoce (Pd) conserva la stessa precedente posizione nell’esecutivo con la delega ai Lavori Pubblici e il ruolo di vicesindaco. Confermati anche Francesco Cosa con delega alle Politiche del Lavoro e del Lavoro Giovanile-Sport e Gionatan Scasciamacchia con delega alle Politiche Sociali e all’Emergenza Abitativa.
Rimane nell’esecutivo Vincenza Vozza (in quota ai due consiglieri Udc Brisci e Lessa), ma cambia delega per la terza volta (prima Pubblica istruzione, poi Ambiente): andrà ad occuparsi dell’Attuazione del Programma-Servizi Demografici-Organizzazione e funzionamento della struttura comunale e delle Risorse Umane. Infine, cambia delega Vincenzo Di Gregorio (Pd), passando ad Ambiente-Salute-Qualità della Vita. «La nuova squadra di governo che traghetterà l’amministrazione verso fine mandato elettorale - commenta il sindaco, Ezio Stefàno a completamento del riassetto - è stata definita a seguito delle consultazioni dei partiti e gruppi consiliari di maggioranza e tiene conto dell’attuale fisionomia politica in Consiglio comunale».
Nessun tecnico, dunque. «Ma un esecutivo - precisa il primo cittadino - di estrazione politica che lavorerà per il rilancio dell’azione politica amministrativa di fine consiliatura e per l’accelerazione dei processi di attuazione degli obiettivi programmatici».
Dopo aver superato l’ultimo scoglio (l’approvazione del riequilibrio di bilancio), Stefàno ha potuto nominare in tutta tranquillità la giunta che lo accompagnerà nell’ultimo tratto del suo secondo mandato consecutivo. Tra le fila della minoranza c’è chi ha parlato di «mera spartizione di poltrone». E c’è, peraltro, ancora qualcosa da limare. «Mi sono riservato alcune deleghe - annuncia il sindaco - che attribuirò fuori dalla giunta, a consiglieri comunali. Altre materie le tratterò personalmente, come ho fatto anche precedentemente».
Al posto dei quattro nuovi assessori entreranno in Consiglio comunale Francesco Bardoscia e Vittorio Mele (al posto di Cataldino e Lupo), Andrea Lazzaro (per Guttagliere) e Gianni Fabrizio (per Cotugno).