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Emigrato massacrato
ore di ansia a Mola

 
Emigrato massacrato  ore di ansia a Mola

Stazionarie le condizioni. Fiduciosi i medici olandesi: a giorni riprenderà conoscenza

Domenica 24 Luglio 2016, 10:29

di ANTONIO GALIZIA

MOLA DI BARI - Sono stazionarie le condizioni di Stefano Tanzi, il 34 enne emigrato di Mola di Bari in terapia intensiva all’ospedale «Elizabeth» di Tilburg nel Sud dell’Olanda. «I medici ci dicono che le sue condizioni non hanno subito alcuna variazione – ci spiega al telefono il fratello Alessio – e che forse in una settimana potrà recuperare conoscenza. Preghiamo Dio perché davvero accada. In questo momento mio fratello è in coma indotto, cioè farmacologico», per i violenti colpi alla testa, al volto e le numerose contusioni agli arti.

Da quattro giorni, Alessio con suo padre Geppino (l’anziano custode del canile di Mola) e sua madre, si trova a Tilburg per assistere Stefano e per seguire da vicino le indagini della polizia sul gravissimo episodio accaduto nella notte tra martedì e mercoledì, quando stando alla ricostruzione dei fatti riferita ai familiari dagli investigatori della Politje di Tilburg, il giovane migrante sarebbe stato aggredito da un gruppo di extracomunitari, a quanto pare di nazionalità marocchina, amici di una donna olandese che Stefano avrebbe conosciuto attraverso una chat. Al momento dell’aggressione, il 34enne molese, giunto in Olanda due settimane prima per rispondere alla chiamata di un’azienda edile che lo aveva assunto come muratore, si trovava nell’abitazione della donna e qui, stando alle notizie divulgate, avrebbe incontrato questi nordafricani, uno dei quali con diversi precedenti penali. Non sono chiare le motivazioni dell’aggressione e della caduta di Stefano dal secondo piano della palazzina. «Noi non crediamo – dice Alessio – all’ipotesi della caduta accidentale, la presenza di ecchimosi sul volto dimostra che mio fratello potrebbe essere stato aggredito e colpito a pugni». Sul caso indaga (anche su sollecitazione dell’Ambasciata italiana a L’Aja, che segue la vicenda con il consigliere dell’ambasciata Tarek Chazlic), la polizia locale che ha interrogato per un paio di ore l’amica, con la quale il malcapitato aveva stretto una relazione, e su ordine della Procura locale che ha aperto un fascicolo d’indagine sui presunti autori del pestaggio, ha aperto la caccia ai nordafricani.

Solidarietà e aiuti alla famiglia di Mola sono giunti nelle ultime ore da numerosi cittadini e dal sindaco di Mola Giangrazio Di Rutigliano, impegnati in una raccolta fondi (da inviare col servizio di money transfer della Western Union a Tilburg a nome dei Tanzi, cui bisognerà comunicare il codice di invio del denaro) che aiuti questa famiglia che vive tutt’altro che in condizioni di agio. Il primo cittadino ha anche contattato l’ambasciata italiana «per capire come stanno le cose – riferisce – e verificare quali iniziative sarà possibile prendere; intanto – aggiunge – invitiamo tutti i molesi e non ad aderire all’appello degli amici della famiglia a dare ognuno un piccolo aiuto».

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