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Bagni distrutti, Feltrinelli
ora si paga il «servizio»

 
Francesco Petruzzelli

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Francesco Petruzzelli

sede Feltrinelli

Venerdì 13 Maggio 2016, 10:02

di FRANCESCO PETRUZZELLI

BARI - I zozzoni non mancano. Né tantomeno gli incivili. Con episodi quotidiani di inspiegabile vandalismo: maniglie staccate, tavoletta del water divelta e carta igienica rovesciata sul pavimento. Tanto da convincere la libreria ad adottare prossimamente misure drastiche. Bagni accessibili sì, ma previo inserimento di un gettone ai tornelli per coloro che non effettuano alcun tipo di acquisto né tra gli scaffali, né al bancone del bar interno.
Il megastore Feltrinelli di via Melo dichiara così guerra agli sporcaccioni. Il caso nasce all’indomani delle numerose segnalazioni, al front office e via e-mail, dei tanti clienti impossibilitati a utilizzare i servizi igienici presenti nella libreria perché perennemente sporchi o in disuso. Al pari del vespasiano di una stazione ferroviaria. E non perché nessuno li pulisca, ma a causa dei tanti avventori da «toccata e fuga» che a ogni ora entrano non tanto per sfogliare un libro o valutare l’acquisto di un cd, ma solo perché i bagni della libreria diventano l’unico punto a libero accesso, in tutto il quadrilatero murattiano, per chi proprio non riesce a trattenerla più. Perché al contrario basta fare un giro di prova in un qualunque bar del centro e constatare che sono pochissimi i gestori che consentono l’utilizzo dei bagni anche a coloro che non hanno nemmeno consumato una tazzina di caffè.

Secondo i progetti della direzione della Feltrinelli il gettone sarà erogato gratuitamente ai clienti che acquistano tra gli scaffali di libri e cd o che consumano al bar. In tutti gli altri casi invece il gettone dovrà essere pagato (alcuni noti fast food, invece, hanno rimediato con codici di sblocco delle toilette stampati sullo scontrino). Altrimenti addio bisognino.
«Non ne possiamo più dei danni e degli atti di vandalismo e stiamo anche valutando la possibilità di chiedere un contributo al Comune, visto che i nostri servizi igienici sono in pratica diventati dei bagni pubblici» spiegano dalla direzione della Feltrinelli di via Melo.
Libreria che settimanalmente registra almeno 25mila accessi, quanto un grosso paese di provincia, mentre giornalmente si attestano intorno ai 3mila. E di questi una media di 500 persone effettua acquisti ogni giorno. Facile quindi immaginare lo stato dei bagni già a metà mattinata.

Nelle scorse settimane la stessa libreria è finita al centro delle polemiche per la chiusura, dettata da motivi di ordine pubblico, di via Melo e delle strade limitrofe in occasione dell’arrivo di noti cantanti del panorama nazionale per la promozione di cd e tour. Con plotoni di fan, soprattutto giovanissimi, assiepati sulla strada dalle prime ore del mattino per incontrare i propri beniamini. Scene che hanno fatto storcere il naso ai commercianti della zona, a loro dire penalizzati da queste chiusure improvvise che allontanerebbero le auto e quindi i clienti. Un caso che i commercianti vorrebbero persino portare all’attenzione del Comune. Senza dimenticare la richiesta presentata da anni ma mai presa in esame: liberare la strada da tutti i cassonetti della spazzatura. Perché se un bidoncino stona davanti alla vetrina di una boutique, figuriamoci davanti all’ingresso di una libreria.

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