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A processo due responsabili
centrale Enel di Bari

 
Rita Schena

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Rita Schena

centrale Enel a Bari

Viene contestato loro anche di «aver omesso di effettuare le verifiche ed i controlli periodici necessari a garantire l’efficienza del sistema». Enel: agito sempre secondo legge

Mercoledì 06 Aprile 2016, 16:22

21:02

BARI - Il gestore e responsabile area Business ed il capo impianto della Centrale termoelettrica Enel di Bari in Via Buozzi saranno processati per violazione della normativa (Legge Seveso) sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti (soprattutto incendi) e per violazione delle norme sulla tutela della salute e della sicurezza dei luoghi di lavoro. I due imputati sono stati rinviati a giudizio al termine dell’udienza preliminare e il processo nei loro confronti inizierà il prossimo 8 giugno dinanzi al Tribunale Monocratico di Bari. Viene contestato loro anche di «aver omesso di effettuare le verifiche ed i controlli periodici necessari a garantire l’efficienza del sistema di rilevazione ed estinzione incendi - spiega la Procura in una nota - che si è rilevato inefficace durante l’innescarsi dell’incendio avvenuto il 4 agosto 2013».

Nell’ambito di questo procedimento la centrale fu sottoposta a sequestro preventivo nel novembre 2012 e poi dissequestrata dopo alcuni mesi in seguito alla bonifica della struttura.La procura aveva infatti evidenziato che dalla centrale si erano ripetuti «rilasci incontrollati di sostanze inquinanti nell’ambiente secondo sequenze di eventi accidentali e di conseguenti malfunzionamenti». Le indagini, coordinate dal pm della Procura di Bari Baldo Pisani, sono state effettuate dai Carabinieri del Noe e dalla sezione di polizia giudiziaria della Guardia Costiera.

«In relazione al procedimento penale presso il Tribunale di Bari, Enel rispetta le decisioni assunte dalla magistratura ma sottolinea di aver agito sempre in conformità alla normativa vigente». E’ detto in una nota della società. «Confida pertanto - conclude - che nel corso del procedimento l’accertamento dei fatti in contraddittorio con la difesa degli imputati dimostrerà l’assoluta correttezza della gestione operativa dell’impianto».

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