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Ilva Taranto: incidente al Grf
operaio ustionato a una mano

 
Franco Giuliano

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Franco Giuliano

Ilva

L'Ilva

E' uno degli impianti dell’area a caldo sottoposti a sequestro dal 26 luglio 2012 e soggetti alle prescrizioni Aia

Venerdì 18 Marzo 2016, 09:35

13:56

TARANTO - Un operaio dell’Ilva di Taranto ha riportato ustioni ad una mano in seguito a un incidente avvenuto nella tarda serata di ieri nel reparto Grf (Gestione rottami ferrosi), uno degli impianti dell’area a caldo sottoposti a sequestro dal 26 luglio 2012 e soggetti alle prescrizioni Aia.

Un’altra esplosione si è verificata questa mattina nell’Acciaieria 2 dell’Ilva a causa della reazione in paiola dovuta al contatto tra acciaio o scorie di ghisa e acqua. Lo riferiscono fonti sindacali. A quanto si è appreso tre operai si sarebbero recati nell’infermeria dello stabilimento per lievi contusioni o per il forte spavento. L'incidente è avvenuto nella zona della fossa Trs1 dove ci sono anche un refettorio e un deposito attrezzi. 

L'INCIDENTE DI IERI SERA- Sempre per l'esplosione di una paiola nel reparto Grf, ieri sera un operaio si è ustionato ad una mano. Nella zona della discarica, quindici minuti dopo lo svuotamento delle paiole, c'è stata una «reazione esplosiva che ha investito a distanza la motopala PSG 494 - spiega all’Ansa Piero Vernile (Rsu Uilm) - che ha preso fuoco. All’interno c'era un lavoratore che è stato portato presso l’infermiera per ustioni alla mano. Il botto tremendo è stato avvertito anche nel distaccamento interno dei vigili del fuoco e nel reparto Ima. I vetri e i muri hanno tremato».

Il rappresentante sindacale ricorda che «altri incidenti sono avvenuti lo scorso anno con incendio di escavatori che erano stati dichiarati idonei, che la situazione non è più sostenibile e che nessuno si prende le responsabilità di un impianto che, come dice l’Aia, deve essere completamente rivoluzionato. Siamo sommersi dalle scorie anche nelle piazzole di parcheggio, non ci sono condizioni di visibilità e percorsi idonei con viene di fuga e i lavoratori sono costretti a lavorare sotto le intemperie e ad affrontare rischi frequenti».

Le Rsu Uilm hanno inviato una nota al direttore di area, al capo area e al capo reparto, segnalando che «nulla a oggi si è visto e si registrano soltanto peggioramenti. Chiediamo al governo, che oggi è il nostro datore di lavoro, di intervenire immediatamente con i lavori Aia»

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