BARI - La Corte di Appello di Bari ha assolto 'per non aver commesso il fattò dall’accusa di tentato omicidio il pregiudicato 37enne Cosimo Damiano Fraddosio, condannato in primo grado a 10 anni e otto mesi di reclusione per aver sparato - secondo l’accusa - a due poliziotti che lo inseguivano dopo che l’imputato si era sottratto ad un posto di controllo. I giudici di secondo grado hanno condannato invece Fraddosio a due anni e due mesi di reclusione ritenendolo responsabile dei reati di resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente.
Stando alla tesi accusatoria, Fraddosio, il 2 febbraio 2014, mentre guidava senza patente una moto di grossa cilindrata, sparò contro gli agenti delle Volanti per sottrarsi ad un controllo. Questi avrebbero risposto al fuoco durante un inseguimento a piedi per le strade del quartiere San Paolo, ferendolo all’addome. Arrestato in flagranza, l’uomo venne processato per tentato omicidio e condannato in primo grado con rito abbreviato. I giudici dell’appello hanno accolto invece la tesi della difesa, rappresentata dagli avvocati Valentina Binetti e Roberto Tartaro, secondo i quali Fraddosio non sparò e anzi fu colpito alle spalle durante la fuga. La perizia balistica ha rivelato che gli unici bossoli trovati durante i rilievi erano riconducibili alle armi degli agenti e la pistola trovata in possesso di Fraddosio è risultata inoffensiva. Nei confronti del pregiudicato, che per questa vicenda è stato detenuto per più di due anni, è stata quindi disposta dalla Corte di appello l’immediata scarcerazione.
Bari, non fu lui a sparare ma

Cosimo Damiano Fraddosio fu condannato in primo grado a 10 anni e 8 mesi. Tesi ribaltata in appello
Venerdì 11 Marzo 2016, 18:33