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Puglia, il Gasdotto raddoppia
anche un altro a Otranto

 
Giuseppe Armenise

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Giuseppe Armenise

Puglia, il Gasdotto raddoppiaanche un altro a Otranto

Le poste in gioco Legambiente: «Che senso ha a così pochi chilometri? Uno è sufficiente»

Venerdì 26 Febbraio 2016, 09:21

09:23

Giuseppe Armenise

La strategia europea degli approvvigionamenti energetici basati sul gas passa attraverso la Puglia. Si va avanti, in presenza di posizioni di dissenso almeno in un caso anche a carattere istituzionale, con i progetti di approdo di due gasdotti a pochissimi chilometri l’uno dall’altro, tra Melendugno e Otranto, entrambi siti di grande richiamo turistico.

L’accordo preliminare tra Edison e Gazprom, colosso russo del gas, siglato appena 72 ore fa, ha fatto ripartire il progetto di Poseidon (destinato all’approdo di Otranto) momentaneamente messo in stand by vuoi perché era venuta meno la disponibilità del gas azero cui invece attingerà adesso il consorzio del Tap (destinato a Melendugno), vuoi perché sembrava essere venuto meno l’interesse commerciale dell’opera. La ricerca di altre «sorgenti» alternative all’Azerbaigian, condotta da Cipro a Israele, ha poi trovato sponda nella Russia. Di qui l’accordo con il colosso Gazprom. «Ma non avevano detto - commenta ironico il sindaco di Melendugno, Marco Potì - che la strategicità delle opere in cantiere stava nella necessità di diversificare le fonti energetiche per svincolarsi proprio dalla Russia? Non vorrei che l'interesse fosse la realizzazione dell'opera più che il trasporto del gas».

Nel recente passato l’approdo di Otranto, , visto l’avanzamento delle autorizzazioni e la disponibilità manifestata dall’amministrazione locale («abbiamo vagliato - dice il sindaco Luciano Cariddi - tutti i possibili impatti, da quelli paesistici e ambientali a quelli anche psicologici perché abbiamo piena consapevolezza di essere una realtà turistica di prim'ordine»), era stato ventilato come ipotesi di destinazione ultima di entrambe le adduzioni di gas dall’est dell’Europa. Ma è chiaro che le prospettive di Poseidon e quelle di Tap non collimavano tra loro.

Su Tap, a differenza che su Poseidon, sono fioccati i ricorsi e, in ultimo, il governo della regione Puglia ha recentemente edotto della questione addirittura il presidente della Repubblica. È evidente che, rispetto a quella di Otranto, non altrettanta disponibilità era ed è tuttora rilevabile sulla sponda di Melendugno: popolazione e amministrazione locale stanno mettendo in campo tutte le azioni possibili per sottrarsi dall’arrivo in Salento delle conduttiure che porteranno il gas dell’Azerbaigian. «L’idea di due gasdotti in una della zone turistiche più di successo - rincara la dose Potì - mi pare folle».

«Sono anni - commenta il presidente di Legambinete Puglia, Francesco Tarantini - che invitiamo le istituzioni e la politica, a livello regionale e nazionale, a lavorare sull'ipotesi di un unico gasdotto in Puglia con un punto di approdo meno impattante possibile. Invece oggi nella nostra regione si concretizza il rischio di averne ben due.Ribadiamo la nostra posizione favorevole alla realizzazione di un solo gasdotto in Puglia - aggiunge - nella prospettiva di una drastica riduzione di approvvigionamento dalla fonte più inquinante di tutte, ossia il carbone».

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