Nel giugno 2014 il gup di Bari ha però prosciolto all’udienza preliminare 18 imputati, tra cui vertici nazionali e territoriali di Unicredit Banca d’Impresa, stabilendo che essi non hanno truffato Divania, non si sono indebitamente appropriati di somme e non hanno estorto denaro, tramite la sottoscrizione di una convenzione, all’imprenditore Parisi. Sempre per la questione Divania è stata aggiornata all’11 febbraio l’inizio dell’udienza preliminare nei confronti dei vertici di Unicredit accusati di concorso in bancarotta fraudolenta della società barese di salotti. Tra i 16 imputati l'ex amministratore delegato di Unicredit Banca, Alessandro Profumo, e l’attuale amministratore delegato Federico Ghizzoni.
Nel giudizio civile appena concluso, Parisi e la curatela fallimentare chiedevano anche che fosse accertata e dichiarata l'illegittimità della capitalizzazione trimestrale degli interessi applicata dalla banca nel 2005, conclusa tra Divania e le banche creditrici e finalizzata al superamento della crisi in cui la società si era venuta a trovare ed alla ristrutturazione del debito bancario. I ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali.