L'episodio fa seguito a un raduno di protesta tenutosi ieri sempre presso la sede del medesimo ateneo dove, secondo l'agenzia di stampa studentesca 'Isnà, centinaia di studenti avevano denunciato il giro di vite imposto dal governo contro un'associazione universitraria di tendenze filo-riformistiche; stando ancora alla 'Isna', mercoledì scorso inoltre all'Università di Teheran tra i duemila e i tremila giovani abvevano inscenato una manifestazione in occasione della Giornata dello Studente, intonando slogan come «Sì alla libertà, no al dispotismo!».
Lunedì 11 Dicembre 2006, 15:42
02 Febbraio 2016, 19:33
TEHERAN - Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad è stato oggi interrotto e insultato pesantemente da un gruppo di studenti mentre stava parlando all'Università 'Amir Kabir', una delle più importanti di Teheran. Lo ha riferito l'agenzia di stampa semi-ufficiale 'Fars', considerata vicina all'ala più oltranzista del regime degli ayatollah, quella di cui lo stesso Ahmadinejad è capofila. «Morte al dittatore!», avrebbero urlato tra l'altro i contestatori, a detta di un portavoce governativo non più di cinquanta-sessanta, quando il presidente era a circa metà del proprio discorso. Ci sarebbero stati anche tafferugli, e i dimostranti avrebbero sfasciato alcune telecamere della televisione di Stato. Stando alla 'Fars', peraltro, si sarebbe trattato di un «piccolo gruppo», che ben presto sarebbe stato affrontato da «un numero maggiore» di giovani presenti nell'aula magna dell'ateneo, i quali a loro volta avrebbero gridato: «Ahmadi, Ahmadi, noi stiamo con Ahmadinejad!». I tumulti però sarebbero continuati, con ritratti del presidente dati alle fiamme dai suoi critici. Il leader iraniano a quel punto ha replicato: «Tutti dovrebbero sapere che io sono pronto a essere bruciato sulla via della vera libertà, dell'indipendenza e della giustizia». Poi ha definito una mera «minoranza oppressiva» i detrattori. «Lo sparuto drappello di individui che sostengono ci sia oppressione in Iran sono in realtà essi a creare oppressione, impendendo alla maggioranza dei compagni di sentire le mie parole. È un gruppo minioritario, sostiene che non c'è libertà di espressione ma poi non permette che tutti gli altri ascoltino», ha tagliato corto Ahmedinejad. I manifestanti hanno ancora tentato di raggiungere il podio degli oratori ma, respinti dagli avversari, non ci sono riusciti: il presidente ha così potuto concludere il suo intervento.
L'episodio fa seguito a un raduno di protesta tenutosi ieri sempre presso la sede del medesimo ateneo dove, secondo l'agenzia di stampa studentesca 'Isnà, centinaia di studenti avevano denunciato il giro di vite imposto dal governo contro un'associazione universitraria di tendenze filo-riformistiche; stando ancora alla 'Isna', mercoledì scorso inoltre all'Università di Teheran tra i duemila e i tremila giovani abvevano inscenato una manifestazione in occasione della Giornata dello Studente, intonando slogan come «Sì alla libertà, no al dispotismo!».
L'episodio fa seguito a un raduno di protesta tenutosi ieri sempre presso la sede del medesimo ateneo dove, secondo l'agenzia di stampa studentesca 'Isnà, centinaia di studenti avevano denunciato il giro di vite imposto dal governo contro un'associazione universitraria di tendenze filo-riformistiche; stando ancora alla 'Isna', mercoledì scorso inoltre all'Università di Teheran tra i duemila e i tremila giovani abvevano inscenato una manifestazione in occasione della Giornata dello Studente, intonando slogan come «Sì alla libertà, no al dispotismo!».