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Venezuela - Ucciso l'imprenditore siciliano rapito, amico del presidente Chavez

 

Giovedì 30 Marzo 2006, 11:39

03 Novembre 2024, 17:27

CARACAS (Venezuela) - È stato trovato morto, ucciso da un proiettile di arma da fuoco, Filippo Sindoni, l'imprenditore italiano rapito martedì sera in Venezuela. Il suo cadavere è stato trovato in una zona abbandonata della località di Torres, nello stato di Lara, a circa 500 chilometri da Caracas. Sindoni era stato fermato da sequestratori travestiti da poliziotti mentre tornava a casa in auto nello Stato di Aragua, nel centro del Paese.

Grande amico del presidente Ugo Chavez, cavaliere del lavoro, Filippo Sindoni, di origini siciliane, nacque a Capo d'Orlando, in provincia di Messina, nel 1931. Si stabilì in Venezuela nel 1949 e dopo due anni impiantò una fabbrica per la produzione di pasta alimentare: la Soverana, poi Pastas Sindoni.
Nel 1964 dà vita ad un'azienda che produce sacchetti di plastica, la Poliflex. Si conferma protagonista nel settore alimentare, diventando successivamente, nel 1967, presidente della Molvenca, una società che opera nel campo della macinazione del grano, della Nucita Venezolana (Nuciven), una fabbrica di biscotti e crema da spalmare a base di cacao e nocciole, e dell'Incomasa, un'industria di conserve.
Poi, Sindoni estende la sua attività imprenditoriale in altri settori: dal metalmeccanico all'edile. Impianta uno stabilimento che produce articoli per l'industria automobilistica e un'azienda specializzata nella produzione di profilati (l'Imuca), che si colloca al 3° posto nel Paese. Avvia inoltre un'azienda di alimenti per animali (la Vitalim) e fonda una società per costruire e vendere immobili (Immobiliaria Caronì ora trasformata in Promocciones Las Americas).

Filippo Sindoni si è costantemente avvalso nelle sue aziende di impianti "made in Italy" e di tecnici italiani. È stato proprietario di una rete televisiva, nonché di un importante quotidiano nella città di Maracay, nella regione di Aragua, una delle zone più industrializzate del Venezuela. Ha fondato e diretto la Casa de Italia di Maracay, centro di aggregazione per gli italiani, e Funda Pediatria, che assiste i bambini ricoverati nel reparto di pediatria dell'Hc: di Maracay. Ha costruito anche una casa di riposo per gli italiani anziani non abbienti. Ha rappresentato per sette anni gli italiani del Venezuela nel Consiglio generale degli italiani all'estero.

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