Si tratta del sistema anti-appannamento più efficiente e duraturo messo a punto finora. E' stato infatti preceduto da spray, che però vanno applicati più e più volte, o da vetri a base di diossido di titanio, ma che funzionano solo se esposti ai raggi ultravioletti. «Il rivestimento messo a punto dal nostro gruppo costituisce la prima soluzione permanente al problema della nebbia», ha osservato il responsabile della ricerca, l'esperto di scienza dei materiali Michael Rubner, che ha brevettato il sistema di produzione e che ritiene che il prodotto possa arrivare sul mercato in un periodo compreso fra 2 e 5 anni.
Il polimero antinebbia, ha aggiunto, è economico da produrre e «rimane stabile per lunghi periodi, non deve essere attivato dalla luce e può essere applicato su ogni superficie». I primi a dimostrare interesse verso il rivestimento sono stati militari e aziende automobilistiche.
Il rivestimento impedisce alla particelle di acqua di aderire alla superficie: le nanoparticelle che lo formano attraggono le gocce d'acqua e le costringono a formare angoli di contatto con la superficie molto piccoli. Di conseguenza le gocce si appiattiscono, formano un unico strato uniforme e trasparente, anzichè un aggregato di sferette.