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Lecce, il centrodestra e la corsa a tre: in pista Pagliaro, Poli e Lisi

 
michele de feudis

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michele de feudis

Lecce, il centrodestra e la corsa a tre: in pista Pagliaro, Poli e Lisi

Tra i progressisti a novembre le primarie con Salvemini e Patti.  Sul capoluogo salentino lavorano le segreterie di FdI, Lega e FI

Sabato 30 Settembre 2023, 10:34

Il centrodestra a Lecce sfoglia una margherita con tre petali: il candidato sindaco per le comunali del giugno prossimo, allo stato, sarà scelto tra Adriana Poli Bortone, Ugo Lisi e Paolo Pagliaro. La coalizione conservatrice, con Udc, Io Sud, Fiamma e Andare Oltre-Direzione Futuro del sindaco di Nardò Pippi Mellone, dopo aver lavorato per allargare il proprio campo, adesso deve vagliare tra le proposte rimaste sul tavolo. In origine c’era anche quella del commercialista Giuseppe Tamborrino ma questa soluzione, ispirata al coinvolgimento della società civile, non ha avuto seguito.

Sul tavolo dei coordinatori regionali del centrodestra (Marcello Gemmato per Fdi, Mauro D’Attis di Fi e Roberto Marti della Lega) ci sono dunque tre nomi. Risalta l’ex ministro, sindaco e parlamentare Adriana Poli Bortone, molto attiva in queste settimane nonché espressione di un elettorato identitario che nelle ultime due elezioni regionali aveva scelto di non apparentarsi con i conservatori. C’è anche Paolo Pagliaro, leader del Movimento Regione Salento, eletto alla Regione nella civica fittiana Puglia Domani, voce di un localismo che reclama per questo territorio una urgente modernizzazione. E infine, completa il tris di ipotesi Ugo Lisi, avvocato ed ex parlamentare An-Pdl, di famiglia di trazione missina, ora assessore a Galatina. Finora nelle trattative si è registrata la posizione unificante di Fratelli d’Italia, che non ha fatto pesare la leadership politica assunta dopo l’exploit al governo di Giorgia Meloni: la Fiamma lavora per uno schema che consolidi la compattezza tra i partiti tradizionali dell’alleanza, allargata all’Udc (ora ha Gianfranco Chiarelli, ex parlamentare, come coordinatore per Taranto e Salento), e alle forze civiche non progressiste del territorio.

Nel centrosinistra, invece, le forze del campo largo hanno raggiunto un accordo per fare le primarie entro la fine di novembre (c’è la data del 26 ma non ancora approvata). La consultazione è stata accettata «con generosità» dal sindaco uscente Carlo Salvemini, già Pd, ora non iscritto ad alcun partito ma elettore di Elly Schlein nel febbraio scorso. L’obiettivo del primo cittadino è trasformare questa conta in un momento unificante per il campo progressista: tra gli sfidanti ci sarà Pierpaolo Patti, dell’area di Sinistra Italiana (con Verdi, Psi e Progetto Civitas), mentre deve sciogliere la riserva il vicesindaco dem, Sergio Signore. Spiega Claudio Stefanazzi, deputato Pd salentino e tra i king maker della prima elezione di Salvemini e ora suo sostenitore: «L’esperienza di questa giunta merita di proseguire con il secondo mandato. Il sindaco ha cambiato volto alla città. Le primarie rinsalderanno il patto tra le forze progressiste. I 5S? Pur non gareggiando nei gazebo, saranno parte dell’alleanza».

L’area centrista e civica, vicina al governatore Emiliano, aveva anche attivato un percorso che prevedeva la candidatura a sindaco di Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo economico, ma il politico classe 1982, leader della lista Con, ha preferito proseguire l’esperienza nel governo regionale, che lo vede animatore di una serie di progetti per la modernizzazione del Tacco d’Italia.

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