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Puglia e Basilicata, crolla produzione olio rispetto al 2021

 
Redazione online

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olio d'oliva

Secondo il report di Coldiretti addio a una bottiglia di extravergine su due

Sabato 26 Novembre 2022, 12:46

Con il crollo della produzione pugliese (-52%) si dice addio ad 1 bottiglia su 2 di olio extravergine Made in Puglia. Lo rivela il report '2022 fra clima e guerra, nasce l’olio nuovò di Coldiretti e Unaprol su dati Ismea, diffuso oggi in occasione della Giornata Mondiale dell’Ulivo, con iniziative nei mercati di Campagna Amica in Puglia, a Lecce, Brindisi e Taranto. Al crollo della produzione, secondo quanto riferiscono da Coldiretti, si aggiunge "l'esplosione dei costi» che mette «in ginocchio le aziende agricole e per l’inflazione generata dal conflitto in Ucraina volano sugli scaffali i prezzi al dettaglio». "La produzione della Puglia nel 2022 - riferiscono Coldiretti e Unaprol - crolla a circa 86 milioni di chili, in netta diminuzione rispetto alla campagna precedente». In questo scenario i costi delle aziende olivicole sono aumentati in media del 50% e quasi 1 realtà su 10 (9%) lavora in perdita con il rischio di chiusura, secondo i dati Crea. «A pesare, in particolare - continuano Coldiretti e Unaprol- i rincari diretti e indiretti determinati dall’energia che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio nelle campagne». L'ulivo in Puglia è presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine Dop e 1 Igp Olio di Puglia. "Un patrimonio minacciato dai cambiamenti climatici - aggiunge Coldiretti Puglia - dalle oscillazioni produttive e dall’emergenza Xylella che ha intaccato il patrimonio olivicolo di Lecce, proseguendo indisturbata il cammino di infezione a Brindisi, Taranto e arrivando fino alla provincia di Bari».

LA SITUAZIONE IN BASILICATA

«Per via del crollo della produzione di olive, i lucani devono dire addio a quasi una bottiglia su tre di olio extravergine Made in Basilicata mentre l'esplosione dei costi mette in ginocchio le aziende agricole e per l’inflazione generata dal conflitto in Ucraina volano sugli scaffali i prezzi al dettaglio». E’ quanto emerge dall’esclusivo Dossier «2022 fra clima e guerra, nasce l’olio nuovo» di Coldiretti e Unaprol su dati Ismea diffuso - è spiegato in un comunicato diffuso dalla Coldiretti Basilicata - in occasione della Giornata Mondiale dell’Ulivo con iniziative nei mercati di Campagna Amica in tutta Italia, ieri a Potenza ed oggi a Matera.
«In Basilicata - è scritto nella nota - il calo è stato del 40 per cento, infatti quest’anno la stima è di 3.551 tonnellate di olio di oliva prodotto rispetto alle 5.919 dello scorso anno».
«I lucani - ha sottolineato il direttore provinciale di Potenza della Coldiretti, Luca Celestino - consumano, in media otto chili a testa di olio extravergine di oliva e ogni famiglia spende in media 117 euro all’anno per acquistare olio d’oliva che è anche l’alimento più popolare sulle tavole addirittura più di pane e pasta».
Secondo il direttore provinciale di Matera, Pietro Greco, "per sostenere le aziende italiane e non cadere nell’inganno del falso Made in Italy l’invito è di scegliere verificando attentamente l’etichetta. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte 'miscele di oli di oliva comunitarì, 'miscele di oli di oliva non comunitarì o 'miscele di oli di oliva comunitari e non comunitarì obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva»

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