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Aule e laboratori digitali: 130 milioni per la Puglia

 
Antonella Fanizzi

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Antonella Fanizzi

Aule e laboratori digitali: 130 milioni per la Puglia

Dal Pnrr le risorse del Piano scuola 4.0. In tutta Italia 2,1 miliardi

Venerdì 12 Agosto 2022, 14:14

BARI - Una cifra che oscilla fra i 100 e i 200mila euro sarà inviata a ogni scuola pugliese per trasformare le aule tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento. In tutta la regione, attraverso il Piano scuola 4.0, arriveranno 130 milioni euro: la quota destinata gli istituti superiori servirà ad attrezzare gli ambienti in modo tale da creare laboratori per le professioni digitali di cui il mercato sin da ora ha bisogno. Un provvedimento dunque atteso soprattutto al Sud, dove i collegamenti alla rete informatica funzionano a singhiozzo, soprattutto nei comuni più piccoli. Un’occasione per recuperare il divario tecnologico nell’Italia che cammina a due velocità, differenze che sono diventate ancora più evidenti durante il lockdown: il divieto di uscire di casa nella fase acuta della pandemia ha penalizzato gli studenti, soprattutto quelli del Mezzogiorno, a causa delle difficoltà di collegamento con le scuole.

In Puglia le risorse saranno così distribuite: 51 milioni 881mila euro alle province Bari-Bat; 12 milioni 175mila euro a Brindisi; 23 milioni e mezzo a Foggia; 24 milioni 304mila euro a Lecce; 18 milioni 402mila euro a Taranto.

In tutta la Penisola, invece, lo stanziamento totale ammonta a 2,1 miliardi di euro. Ai fondi del Pnrr, si aggiungono inoltre altre voci di finanziamenti europei che fanno salire l’investimento a  4,9 miliardi di euro. Un programma di innovazione didattica, che ha l’ambizione di sostenere un modo differente di fare scuola, con lezioni interattive e studenti più coinvolti.

In Puglia 97 milioni sono collocati sull’asse Next generation classrooms (le classi innovative) e 33 milioni sull’asse Next generation labs (gli spazi per le professioni digitali del futuro).

I fondi sono stati assegnati con un piano di riparto nazionale, sulla base del numero delle classi  di ciascuna scuola, con una  riserva del 40%  a favore degli istituti scolastici del Meridione. A disposizione di ogni plesso ci saranno strumenti di accompagnamento, come il Gruppo di supporto al Pnrr, costituito al ministero dell’Istruzione e negli Uffici scolastici regionali.

«Si tratta di un intervento trasformativo della scuola che stiamo portando avanti nell’ambito del Pnrr - afferma il ministro dell’Istruzione,  Patrizio Bianchi -, il più grande di questo tipo mai realizzato, con risorse e tempi certi. Le ricerche educative ci dicono che gli ambienti influiscono sul processo di apprendimento e sulle metodologie della didattica. L’intervento mette al centro gli studenti, utilizzando la tecnologia come risorsa per l’innovazione e alleata dell’apprendimento». Si potranno cablare aule, formare docenti, portare la banda ultra larga a scuola, sostenere la digitalizzazione delle segreterie e i pagamenti legati alle attività scolastiche, innovare gli spazi didattici.

classi innovative  Ogni scuola del primo e del secondo ciclo potrà trasformare almeno la metà delle classi attuali, secondo le proprie esigenze. Il minimo comune denominatore saranno arredi facilmente posizionabili, attrezzature digitali versatili, rete wireless o cablata. Ma a scegliere come saranno disposti o articolati saranno le scuole: il preside, in collaborazione il team per l’innovazione, potrà costituire  un gruppo di progettazione che coinvolgerà progettisti, docenti e studenti per il disegno degli ambienti di apprendimento fisici e virtuali, per la progettazione didattica basata su  metodologie  innovative adatte ai nuovi ambienti, per la previsione di misure di accompagnamento nell’utilizzo degli spazi modificati.

laboratori per le professioni digitali Questa azione si rivolge nello specifico alle scuole superiori. Obiettivo è la realizzazione di laboratori in cui gli studenti possano sviluppare competenze digitali specifiche nei diversi ambiti tecnologici avanzati (robotica, intelligenza artificiale, cybersicurezza, comunicazione digitale), anche attraverso attività autentiche e di effettiva simulazione dei luoghi, degli strumenti e dei processi legati alle nuove professioni. I laboratori sono un’opportunità per ampliare l’offerta formativa della scuola e devono essere disegnati coinvolgendo studenti, famiglie, docenti, imprese, università e Istituti tecnici superiori e integrandosi con i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto). A questa azione sono destinati 124mila euro ciascuno per i licei e 166mila 455 euro ciascuna per le scuole del secondo ciclo che abbiano almeno un indirizzo attivo di istituto tecnico o professionale.

«Questo provvedimento - commenta il senatore e coordinatore della Lega in Puglia, Roberto Marti - è frutto anche dell’impegno del sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso. Un passo in avanti per i giovani della nostra regione».

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