LECCE - L’indagine della Procura di Lecce sbarca in Regione. I militari della Finanza hanno notificato un avviso di garanzia anche a Costanza Moreo, dirigente del Demanio. Il suo nome compare fra quelli dei 30 soggetti coinvolti nell’operazione denominata «Re Artù», nell’ambito della quale giovedì è finito agli arresti domiciliari l’ex assessore regionale al Welfare, Totò Ruggeri, 72 anni, di Muro Leccese.
Alla dirigente vengono contestate le irregolarità per l’autorizzazione al ripristino dell’arenile del lido Atlantis di Otranto, di cui Ruggeri è ritenuto amministratore di fatto. L’inchiesta è composta vari filoni in un intreccio fra sanità e politica dal 2019 al 2021. Si parla di pressioni per l’accreditamento di un centro di procreazione medicalmente assistita, di assunzioni e incarichi in cambio di prestazioni sessuali, aragoste e Berlucchi. Le accuse contestate a vario titolo sono corruzione impropria, traffico d’influenze e falso. Nel caso di Ruggeri e del sindaco di Scorrano, Mario Pendinelli, è contestato anche il voto di scambio in occasione delle Regionali 2020.
L’elenco completo delle persone segnalate conta 30 nomi ed è contenuto nell’informativa dei finanzieri depositata dopo gli arresti. Ci sono Luigi Bartolomeo, 68 anni, ex consigliere comunale di Casarano, Lucio Stefano Nocco, 56 anni, di Corigliano d’Otranto; Graziano Musio, 67 anni, di Matino; Domenico Totaro, 72 anni, di Castrignano de’Greci; Giuseppe De Fiesole, 57 anni, di Presicce - Acquarica; Daniele Aventaggiato, 42 anni, di Castrignano de’Greci; Andrea e Giovanni De Iacob, 42 e 39 anni, di Castrignano; Paolo Vantaggiato, 64 anni, di Neviano.
Ieri intanto il direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, per il quale il pubblico ministero Alessandro Prontera ha chiesto l’interdizione, si è dimesso. Una scelta - fa sapere l’avvocato Massimo Manfreda - dettata dalla necessità di «poter assicurare una serena gestione della struttura» ma anche per evitare complicazioni alle sue condizioni di salute. Rollo risponde di corruzione impropria per aver chiesto e ottenuto l’autorizzazione ad adottare l’accordo per l’acquisto da parte della Asl delle prestazioni dialitiche erogate dal centro «Santa Marcellina» del Panico di Tricase. Secondo i magistrati, in cambio avrebbe ricevuto dall’ospedale ecclesiastico l’assunzione a tempo determinato del figlio come dirigente ingegnere clinico (incarico prorogato fino al 30 settembre 2022). Al posto di Rollo, è stato nominato commissario Stefano Rossi, già alla guida dell’Asl di Taranto e già in pole position per subentrare a Rollo il cui incarico sarebbe scaduto a settembre.
Ieri la Prefettura, così come previsto dalla legge Severino, ha sospeso dalla carica il sindaco di Otranto, Pierpaolo Cariddi (sottoposto a divieto di dimora nel Comune di appartenenza). «Contiamo di far revocare la misura cautelare all’esito dell’interrogatorio», fanno sapere glia vvocati Mauro Finocchito e Gianluca D’Oria, difensori del primo cittadino idruntino. Sospesi dalla Prefettura anche il consigliere comunale di Alliste, Antonio Renna, ed il consigliere di Matino Massimiliano Romano, entrambi finiti ai domiciliari.
Ai domiciliari sono finiti anche l’ex consigliere regionale di centrosinistra Mario Romano e il responsabile dell’area tecnica del comune di Otranto, Emanuele Maggiulli. Obbligo di dimora, invece, per il sindaco di Scorrano, Mario Pendinelli, mentre è stato chiesto il divieto di svolgere attività professionale per il cardiologo Elio Quarta, il commercialista Giantomaso Zacheo (per il quale è stato disposto anche l’obbligo di dimora) e l’imprenditore Fabio Marra.
Sulla tipologia delle misure cautelari emesse è emersa una diversità di vedute fra il pm Alessandro Prontera e il gip Simona Panzera. Nell’ordinanza il giudice scrive nero su bianco che i provvedimenti «appaiono ben al di sotto della linea di adeguatezza e proporzionalità in relazione alle cogenti esigenze preventive da fronteggiare, e ciò tenuto conto dello strapotere manipolativo e altamente infiltrante dimostrato da Ruggeri e dell’habitus ad assecondare supinamente poteri forti o comunque privati palesato dai pubblici ufficiali attinti dalle richieste». Il gip fa esplicito riferimento alla figura di Pierpaolo Cariddi, «tenuto conto del gravissimo svilimento della sua funzione istituzionale mostrato dall’indagine e della capacità di condizionamento dei funzionari comunali, che ne impone quantomeno l’allontanamento coercitivo dal territorio comunale». Troppa clemenza - è scritto - anche nei confronti di Pendinelli, Mario Romano, Antonio Greco, Fabio Marra, Giantommaso Zacheo ed Elio Quarta.
Lunedì sono stati fissati gli interrogatori degli arrestati, martedì toccherà a coloro che sono stati colpiti dalle interdittive. Gli arrestati sono difesi anche dagli avvocati Luigi Corvaglia, Maria Greco, Gianluca D’Oria, Dimitry Conte, Salvatore Corrado, Francesco Vergine e Luigi Covella.