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Il danno del fuoco: 100 ettari bruciati in Puglia

 
Redazione online

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Il danno del fuoco: 100 ettari bruciati in Puglia

Lo spettrale scenario del Foggiano, col fuoco che lambisce le pale eoliche

Gli ultimi incendi flagellano il Foggiano e il Nord barese. Pitta (Confindustria): «Attenzione alla pericolosa bruciatura della paglia»

Martedì 05 Luglio 2022, 12:18

18:21

Sono circa mille gli ettari andati in fumo ieri in Puglia in cinque incendi che hanno interessato il Foggiano e il nord Barese. Il più esteso è divampato a San Giovanni Rotondo e ci sono volute 9 ore per spegnere le fiamme che hanno bruciato circa 700 ettari di macchia mediterranea e pascoli, in località Coppa la macchia, con l’intervento di una trentina di unità tra personale antincendio Arif, vigili del fuoco, carabinieri forestali, protezione civile e volontari.

Restando nel Foggiano, a Castelnuovo della Daunia, le fiamme hanno bruciato circa venti ettari di pineta e carbonizzato dieci pecore e un montone, rimasti intrappolati all’interno di un recinto. L’incendio è stato domato grazie all’intervento di una trentina di unità e due Fireboss che hanno effettuato una ventina di lanci rifornendosi dalla diga di Occhito. Domato dopo diverse ore il rogo a San Marco in Lamis, che ha mandato in fumo una decina di ettari. Ed ancora nel Foggiano, esattamente lungo la Strada Provinciale 109 Lucera-Troia, visibili alte fiamme come documentano le immagini qui pubblicate, probabilmente causate dal classico rito della bruciatura dello smaltimento da raccolto di grano. Il fuoco ha generato uno spettacolo impressionante, lambendo pericolosamente alcune tra le diverse decine di pale eoliche presenti sul territorio. Alla «Gazzetta» la testimonianza dell'imprenditore del settore agricolo e vice presidente dei Giovani di Confindustria Foggia Bruno Pitta: «Quella della bruciatura della paglia da grano è una costumanza da bandire, perché pericolosa, tanto da generare spesso incendi di questo tipo che provocano danni al settore dell'impresa agricola. Lo dico per esperienza visto che pale eoliche di mia proprietà sono state sfiorate dalla fiamme, rischiando di danneggiarle. Il settore dell'energia legato all'agricoltura guarda al futuro, mentre riti antichi come la bruciatura delle stoppie non fanno che compromettere il lavoro che progredisce in questo prezioso settore della Capitanata».


Nel nord Barese gli incendi sono stati due: a Spinazzola le fiamme hanno distrutto 200 ettari, la metà dei quali boschivi; ad Andria distrutti dal fuoco circa venti ettari. Tutti gli incendi sono stati spenti e sono in corso le attività di bonifica. Non si esclude che alcuni di questi roghi abbiamo una origine dolosa.

Il rogo vicino la diga locone a Minervino Murge ha bruciato 50 ettari di bosco e 40 sono a rischio. In azione due fireboss che hanno effettuato una sessantina di lanci da terra e stanno operando in sinergia con una trentina di unità tra personale antincendio Arif, vigili del fuoco, carabinieri forestali, protezione civile e volontari.

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