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Nuovi clandestini sbarcano a Gallipoli, interviene la Guardia Costiera

 
Alessandro Salvatore

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Alessandro Salvatore

Nuovi clandestini sbarcano a Gallipoli, interviene la Guardia Costiera

Lo yacht braccato dalla Guardia Costiera a largo di Gallipoli (Ferdinando Attanasio)

Arrivano a bordo di uno yacht che prima entra nel piccolo porticciolo e dopo fa dietro front. La Capitaneria lo bracca e lo conduce allo scalo commerciale

Martedì 17 Maggio 2022, 20:29

20:33

GALLIPOLI - Dopo lo sbarco del 2 maggio scorso con 47 migranti, questo pomeriggio Gallipoli è stata nuovamente scenario di un arrivo clandestino inaspettato. E svoltosi in una modalità piuttosto atipica. Attorno alle 19, infatti, un gestore di un approdo nautico ha avvistato a largo dal porticciolo San Giorgio uno yacht con a bordo un gruppo di migranti che faceva manovra al contrario dall'insenatura che è sede del Circolo della Vela e dei pescatori. In arrivo presumibilmente dall'Africa oppure dalla Turchia, l'imbarcazione, resasi conto dell'approdo in un piccolo bacino, ha tentato il dietrofront a poche centinaia di metri dalla riva, quando è stata affiancata e bloccata da una motovedetta della Guardia costiera, allertata dal gestore dell'approdo nautico. Il natante di sicurezza pubblica ha condotto lo yacht al contiguo porto commerciale, dopo aver circumnavigato il molo, per approdare sulla banchina intitolata all'ex presidente della Regione Puglia Salvatore Fitto.

Una volta giunti al porto commerciale, le forze dell'ordine ed i sanitari hanno avviato le pratiche di accoglienza in sicurezza, partendo dal controllo anti-Covid e relative condizioni di salute. Una volta concluse le pratiche di rito, il gruppo di clandestini sarà trasportato ad Otranto, presso il Centro di primissima accoglienza «Don Tonino Bello». 

Per Gallipoli si verifica l'ennesimo caso di di migranti clandestini da quando è scoppiato il fenomeno delle «frontiere» illegali, che ha avuto il suo picco storico nella notte tra il 2014 e il 2015, quando ci fu lo sbarco di 796 unità, in prevalenza siriane.

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