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Le ciliegie «oro rosso» di Puglia, una risorsa da tutelare e promuovere

 
Redazione online

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Il loro fatturato raggiunge i 22 milioni di euro, ma il comparto, secondo Coldiretti, va potenziato e rilanciato

Venerdì 15 Aprile 2022, 10:59

11:00

BARI - Un fatturato di quasi 22 milioni di euro solo in Puglia: è quello prodotto dalle ciliegie pugliesi, i cosiddetti «frutti del Paradiso», da tutelare e promuovere.

Il guanto della sfida lo lancia Coldiretti Puglia. «Serve fare squadra per sostenere e rilanciare le ciliegie di Puglia attraverso il Psr, l’Igp, campagne di promozione, ricerca e innovazione» spiega  Coldiretti Puglia, che chiede all’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, la convocazione urgente di un tavolo regionale che, a partire dalla riorganizzazione e dal rafforzamento delle filiera, avvii un piano di rilancio  del settore cerasicolo pugliese.

«La presenza di varietà obsolete e scarsa conoscenza e adeguata sperimentazione di varietà innovative, interessanti per i mercati nazionali e d’esteri  assieme ad elevati costi colturali, in particolare per la mano d’opera, peraltro di difficile reperimento e una disponibilità irrigua spesso limitata, sono elementi di forte criticità per un settore che in Puglia vale 22 milioni di euro», afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.  

La Puglia è la maggior produttrice di ciliegie in Italia, detiene con le sue quasi 32.000 tonnellate – spiega Coldiretti Puglia - il 35% delle produzioni italiane e il 62% delle superfici investite pari a circa 19.000 ettari di terreno ed un fatturato di circa 22 milioni di euro. La produzione di ciliegie risulta concentrata nella provincia di Bari che da sola rappresenta il 96,4% della produzione regionale e il 39% del totale nazionale – aggiunge Coldiretti Puglia – con le sue 47 mila tonnellate la provincia di Bari è la prima provincia italiana per produzione di ciliegie raccogliendo il 34% della produzione nazionale.

«È necessario ricostruire una vera e propria filiera che sia in grado di valorizzare il prodotto anche attraverso una caratterizzazione territoriale della produzione, con la creazione di un Marchio che valorizzi le caratteristiche organolettiche della ciliegia e le capacità di produzione da parte degli operatori del settore, un marchio come la I.G.P.  che possa essere riconosciuta dal consumatore, per rendere competitiva una coltura tradizionale e tipica della Puglia», aggiunge Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

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