«Non ho dubbi che per tutta la “generazione Erasmus” della Puglia e della Basilicata la festa del 9 Maggio sia un momento fondamentale per rilanciare i valori che sono alla base del progetto dell'Unione europea. Impegnatevi al massimo non solo oggi anche alla luce di due pietre miliari che potete vantare nella vostra cultura europeistica come appunto la nascita a Barletta di Alessandro Spinelli, il nonno del mitico Altiero vero e proprio padre nobile dell'Europa, e il profumo di cultura che continua ad emanare Matera essendo stata Capitale europea nel 2019».
Così alla Gazzetta, a 71 anni dal 9 Maggio 1950 allorquando il ministro degli esteri francese Robert Schuman pronunciò la famosa dichiarazione, la professoressa Sofia Corradi ovvero «mamma Erasmus».
Questa meravigliosa 87enne, già nei libri di storia per aver ideato e costruito il programma per l'interscambio degli studenti fra le università europee e fresca di dottorato di ricerca honoris causa in Psicologia sociale da parte della Sapienza di Roma, insiste proprio sul concetto che «far conoscere il verbo dell'Unione europea risulta fondamentale per poter essere dei cittadini pronti a cogliere e vincere le sfide di tutti i giorni in un percorso che deve rafforzare l'Ue in ogni momento».
Un modo di fare che era alla base degli intenti di Schuman che proprio nella dichiarazione passata alla storia affermò: «L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto».
Anche in questo ambito la professoressa Corradi è un faro: «Noi cittadini dell'Unione europea abbiamo l'autorevolezza storica per essere dei propagatori di solidarietà e, in questo momento storico alla luce della pandemia da Covid 19 che stiamo vivendo, dobbiamo essere in prima linea e fare del nostro meglio. L’Erasmus, nonostante il grave errore commesso con la Brexit, continua ad essere qualcosa di straordinario che rafforza le basi dei valori culturali».
E allora l'immagine più evocativa che rappresenta la festa dell'Europa – uno dei simboli dell'Ue con la bandiera, l'inno alla gioia di Ludwig van Beethoven, il motto “Uniti nella diversità” e la moneta comune (anche se non adottata in tutti gli Stati) -, è quanto leggibile all'ingresso dell'Acropoli di Atene con la frase tanto significativa quanto impegnativa: «Europe starts here» ovvero «L’Europa inizia qui».
Intanto, nel pomeriggio odierno, nella sede del Parlamento europeo di Strasburgo, si terrà l’evento inaugurale che segna l’avvio della Conferenza sul «Futuro dell’Europa». Interverranno il presidente dell'Europarlamento David Sassoli, la presidente della Commissione Ursula Von Der Leyen e il Primo ministro portoghese Costa in rappresentanza delle principali istituzioni europee, oltre a un discorso di benvenuto del Presidente francese Emmanuel Macron. Ma non solo. Infatti ci saranno nell’emiciclo del Parlamento 27 studenti Erasmus di tutti gli Stati membri. Quella «generazione» tanto cara alla professoressa Corradi. E vera linfa di speranza.