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Studio sulla Xylella, variante toscana non uccide gli ulivi, ma ceppo pugliese è aggressivo

 
Redazione online

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Un albero di ulivo abbattuto a causa della xylella fastidiosa

È quanto emerge dai risultati delle ricerche discusse oggi nell’ambito della conferenza finale del progetto XF-ACTORS

Lunedì 26 Aprile 2021, 19:29

BARI -  Una variante di Xylella fastidiosa appartenente alla sottospecie multiplex, come quella rilevata in Toscana nel 2018, non danneggia gli olivi. E’ quanto emerge dai risultati delle ricerche discusse oggi nell’ambito della conferenza finale del progetto XF-ACTORS. Il progetto è il primo finanziato dall’Ue interamente dedicato al batterio vegetale, e include ricercatori di tutto il mondo con capofila l'Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr di Bari. Se ci sono buone notizie per gli olivicoltori toscani, non è lo stesso per quelli pugliesi. Gli studi presentati hanno confermato infatti che il ceppo di Xylella fastidiosa responsabile del disseccamento degli olivi in Puglia è particolarmente aggressivo. La sottospecie pauca presente in Puglia «è la più pericolosa" tra quelle rilevate in Europa, ha detto l’esperto brasiliano Helvecio Della Coletta-Filho. Da dati di laboratorio è emerso che la variante pugliese, denominata De Donno, risulta più efficace di altre nell’intasare i vasi che portano la linfa grezza dalle radici alle foglie, causando il disseccamento degli ulivi infetti. 

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