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Castellana, Laporta: «Voglio essere uno dei due italiani a conquistare il pass per Tokyo»

 
Emanuele Caputo

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Emanuele Caputo

Golf, il pugliese Laporta re del Challenge tour 2019

Prima volta per il golf ai Giochi. Le speranze dell'atleta castellanese

Lunedì 30 Novembre 2020, 15:36

CASTELLANA GROTTE - Il golf mondiale si appresta a vivere la conclusione di una stagione decisamente singolare stravolta, come non mai, dall’emergenza Covid. Doveva essere l’anno dell’attesissimo debutto olimpico per l’antichissimo sport nato fra Scozia e Paesi Bassi e invece si è trattata di una stagione anomala, letteralmente di transizione verso il 2021 in cui i principale giocatori mondiali potrebbero riprendere la piena corsa ai grandi obiettivi.

Nell’European Tour, il principale circuito professionistico europeo che di continentale ha solo il nome visto che le tappe coprono l’intero pianeta, restano un paio di fine settimana dell’imminente mese di dicembre per definire i vincitori finali.

«È stata davvero un’annata molto particolare - racconta Francesco Laporta, 30enne golfista di Castellana Grotte che aveva ottenuto la “carta” dopo uno straordinario 2019 culminato nella vittoria del Challenge Tour -. In particolare dopo il lockdown, negli ultimi sei mesi, siamo stati impegnati ogni fine settimana. Nelle ultime settimane abbiamo un po’ allentato ed io ho deciso di fermarmi per un paio di settimane prima di partire per Dubai dove mercoledì si terrà la penultima tappa prima della finale in programma da giovedì 10 a domenica 13 che sarà aperta ai soli primi sessanta del circuito. Finale alla quale potrei partecipare solo vincendo il Championship di questa settimana».

Laporta sperava in una stagione diversa ma non trascura elementi di positività: «In questo 2020 decisamente fuori dall’ordinario - prosegue l’allievo di Pietro Cosenza - la decisione di porci in “bolla” e di effettuare i tamponi ogni sei giorni, finora ne ho fatti già ventisette, ci ha permesso di continuare in sicurezza nella nostra professione dovendoci realmente preoccupare solo dell’incognita “trasferimenti aerei” e la dimostrazione sta nel fatto che nell’intero circuito in sei mesi si siano verificati solo due casi fra le oltre seicento persone interessate fra giocatori e staff. L’altro elemento positivo è che manterremo la categoria anche nel 2021, un fattore che ha ridotto la pressione ma che ci ha consentito maggiore serenità anche economica in questa stagione complicata».

Nel 2021 quindi saranno riproiettati gli obiettivi dell’anno che sta per concludersi: «Il grande sogno, inutile nasconderlo, è partecipare alle Olimpiadi di Tokyo - ricorda Laporta - che saranno aperte ai primi due italiani del ranking mondiale. Un obiettivo ampiamente alla portata visto che attualmente nell’Owrg, l’Official World Golf Ranking, sono quarto fra gli azzurri, in 199ª posizione, dietro il leader Chicco Molinari (93°), Renato Paratore (146°) e Guido Migliozzi (178°).

In questo 2020 sono stato davvero molto regolare superando quasi sistematicamente il taglio della seconda giornata o andandoci molto vicino. Sono mancati però gli exploit del 2019 anche se la stagione si è bloccata proprio nel mio momento migliore e non è stato facile riprendere dopo ben quattro mesi di stop. Per questo sto lavorando al meglio per migliorare nei dettagli che possono fare la differenza e continuando nel solco già tracciato in questa stagione che reputo di grande crescita. In queste settimane mi sto concentrando particolarmente sulla preparazione atletica grazie alla grande cura prestata dal mio preparatore, il monopolitano Luigi Angelini, lo stesso del pilota di Formula 1 Antonio Giovinazzi di Martina Franca.

Condizione fisica da combinare con la concentrazione mentale che alleno con il mental coach barese Roberto Ferrarese. Il 2021 dovrà essere quello della piena affermazione visto che i grandi obiettivi aumentano l’attenzione. Un anno in cui spero di mettere a frutto anche la decisione di affidare la gestione manageriale alla Hambric Sports, società leader del settore che annovera fra i suoi clienti anche il numero uno del mondo, lo statunitense Dustin Johnson».

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