Un commissariamento di tutte le aziende sanitarie e ospedaliere della Puglia, come segnale per dare un pungolo all’azione amministrativa che - anche per via del superlavoro dovuto all’emergenza covid - negli ultimi mesi è andata avanti con un po’ di fatica. L’operazione, che sarebbe dovuta partire a gennaio, potrebbe essere anticipata se oggi il Tribunale di Bari dovesse decidere l’interdizione del direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore.
Per guidare le aziende sanitarie e ospedaliere è necessaria l’iscrizione in un albo nazionale. L’ipotesi del commissariamento non è tecnicamente prevista dalla legge, ma rientra nelle interpretazioni del presidente Michele Emiliano che anche stavolta (come fu nel 2018) potrebbe propendere per la soluzione istituzionale, ovvero per la nomina del capo dipartimento Vito Montanaro. Anche lui, come il suo predecessore Giancarlo Ruscitti, ha i titoli per svolgere il ruolo di direttore generale, pur avendo sulle sue spalle il coordinamento delle strategie anti-covid. Ma, se sarà costretta a intervenire con il commissariamento, la mossa della Regione servirà unicamente a garantire la continuità operativa del più grande ospedale pugliese. Con cui, a settembre, ci sono state aspre discussioni per via della gestione dell’assistenza covid: la necessità di bonificare il «Chini» dalla legionella (spostando altrove i relativi reparti) era stata portata, infatti, come una delle argomentazioni per sostenere l’impossibilità di aumentare i posti letto destinati all’emergenza pandemica.
Per l’avvio della seconda legislatura Emiliano - fanno notare i suoi - aveva già in animo di dare una scossa alle Asl. A febbraio sono in scadenza i direttori di Oncologico, Antonio Delvino, Irccs di Castellana, Tommaso Stallone, e Asl Bat, Alessandro Delle Donne. Delvino è comunque destinato a lasciare per raggiunti limiti di età. Per Stallone è (o almeno era) ipotizzabile un rinnovo. Per Delle Donne non c’è una decisione definita, ma si parla da tempo quantomento di un suo trasferimento ad altra sede. In bilico c’è pure Foggia, con Vito Piazzolla che prima dell’estate è stato a un passo dall’avvicendamento: la Regione ha preferito soprassedere per non creare difficoltà nella gestione degli interventi covid.
Adesso però sembra probabile che Emiliano, consultandosi con l’assessore Pier Luigi Lopalco, possa procedere a un valzer di poltrone per rimescolare un po’ le carte. Ma per far quadrare le varie caselle, vista anche l’incertezza sul destino di Migliore (il cui contratto scadrebbe a settembre 2021), sarebbe necessario individuare almeno altri due nuovi manager da inserire nel novero dei direttori generali, magari proprio a partire da quello del Policlinico. E trovare candidati all’altezza, a fronte di stipendi bassi e della situazione non proprio semplice in cui si trova la sanità pugliese, potrebbe non essere una passeggiata.