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Regione Puglia, i 5 anni del presidente del Consiglio uscente Loizzo: «Subito nuova legge elettorale»

 
Mario Loizzo

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Ilva, il presidente Loizzo: salute dei tarantini non è negoziabile

«Dopo vent’anni di esperienza consiliare e governativa, rinnovo i sentimenti di affetto e di gratitudine per Nichi Vendola e Michele Emiliano, il quale potrà sempre contare sulla mia leale collaborazione»

Giovedì 26 Novembre 2020, 12:27

Mentre auguro buon lavoro al nuovo Consiglio regionale, ritorno con la memoria al 22 luglio del 2015, data di insediamento dell’Assemblea che ho avuto l’onore e l’onere di presiedere in questi cinque anni e che iniziò il suo cammino in un contesto sociale e politico profondamente diverso.
All’epoca, i “nemici” della Puglia erano altri: eravamo una Regione assediata da problemi giganteschi come quelli riguardanti la nostra agricoltura, il nostro mare, il nostro ecosistema e il nostro apparato produttivo. Le minacciate trivellazioni nel mare Adriatico e nello Jonio, la grave crisi dell’Ilva, l’inquinamento di intere aree della nostra regione, la controversa questione del Gasdotto transadriatico, le problematiche legate allo smaltimento dei rifiuti ed ai sistemi di depurazione e di smaltimento delle acque e per ultimo la calamità della xylella, ci parlavano di una realtà allarmante che bisognava governare con coraggio e responsabilità.

Si trattava di problemi molto seri, ma assolutamente imparagonabili con quelli che stiamo vivendo in questi mesi e di fronte ai quali il nuovo Consiglio, ne sono sicuro, saprà reagire con spirito di solidarietà e responsabilità, fronteggiando l’emergenza sanitaria e nello stesso tempo garantendo il governo della Regione: uno sforzo immane, che mi spinge a rivolgere un fraterno incoraggiamento al presidente Emiliano, alla nuova giunta, all’intero Consiglio e a tutti coloro i quali sono in trincea, ormai da mesi, per combattere questa grave pandemia.
Non è questo il momento di tracciare un bilancio dell’attività svolta dal Consiglio regionale nei cinque anni trascorsi: posso solo dire che, pur nella dialettica spesso aspra che lo ha caratterizzato, il ruolo istituzionale dell’A assemblea, soprattutto in tema di autonomia, non è mai venuto meno.

Tuttavia, mi permetto di rivolgere un appello alla nuova Presidenza, affinché prosegua nell’impegno da noi profuso in tutti questi anni per la valorizzazione della memoria storica della Regione incardinata sulle personalità che l’hanno maggiormente onorata e per l’attenzione particolarissima da rivolgere al mondo della scuola.
A questo appello, inoltre, vorrei aggiungere un modesto consiglio: quello di affrontare sin dall’inizio il nodo della riforma della legge elettorale, per restituire chiarezza e dignità ai candidati, ai partiti e ai territori e per prevenire fibrillazioni e tensioni inopportune a valle dei risultati elettorali. Ogni indugio, com’è avvenuto per la legge sulla doppia preferenza, esporrà il Consiglio e l’intera classe politica regionale alla perdita di credibilità e di coerenza.

Dopo vent’anni di esperienza consiliare e governativa, rinnovo i sentimenti di affetto e di gratitudine per Nichi Vendola e Michele Emiliano, il quale potrà sempre contare sulla mia leale collaborazione e rivolgo un sincero ringraziamento a tutti coloro che mi hanno aiutato nel lavoro di questi anni e agli elettori che, anche questa volta, mi hanno rinnovato la loro fiducia.
Per quanto mi riguarda, se sarà possibile, cercherò di dare una mano a quanti, in un rinnovato percorso di fiducia e di passione politica, attorno e dentro al Pd, vorranno mettersi in cammino, per ricostruire una grande forza di sinistra, larga aperta, inclusiva. Auguri, Puglia!

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